Un appuntamento fisso, a partire da gennaio, con comici professionisti e la possibilità per tutti di esibirsi sul palco
Dopo il doppio sold out di “Una notte all’improvviso”, opera prima di Debora Villa in versione regista, Segrate e il Teatro Toscanini di Cascina Commenda sono diventati una sorta di seconda casa dell’attrice nata a Pioltello. Un colpo di fulmine, quello tra Villa e Alessandro Bontempi, che del teatro cittadino è anima e gestore insieme alla moglie Barbara Stingo, che ha prodotto una novità davvero interessante.
Anche Segrate, infatti, farà parte del circuito di palcoscenici, insieme a quello del teatro di Cassano d’Adda e del Teatro Cooperativa di Milano, che ospiteranno il nuovo progetto comico di Debora Villa. Si tratta di “Terapia di gruppo”, una serie di serate che, dopo i pezzi di cabarettisti professionisti, nomi di grido della scena e protagonisti delle più famose trasmissioni televisive, da Zelig a Colorado Cafè, nell’ultimo quarto d’ora darà spazio a chiunque abbia voglia di esibirsi.
«Con questa collaborazione diamo spazio al cabaret e allo stand up comico – spiega Bontempi – per noi è qualcosa di grande, anche perché la speranza è che altre realtà professionali importanti vengano attratte dalla nostra realtà. Debora si è innamorata di Segrate, del pubblico e del teatro. Il suo entusiasmo è qualcosa di speciale e noi siamo felici e orgogliosi che ci abbia scelto». La prima data di questa… psicanalisi collettiva all’insegna delle risate e della sana follia è fissata per il 22 gennaio. «All’inizio abbiamo optato per la domenica alle ore 18 – spiega Bontempi – ma con la bella stagione abbiamo in mente di spostare l’appuntamento al venerdì sera alle 21».
In una sorta di presentazione abbozzata del progetto, Villa lo racconta con la solita ironia, parla di quel “requisito fondamentale: essere sull’orlo di una crisi di nervi”. Lo racconta come un modo di esorcizzare le paure del nostro tempo e di farlo insieme, con lei in versione “dottoressa della risata”. “Vi aspettiamo con ansia – chiosa – molta ansia. Troppa ansia… Se non ci ricoverano prima”. «La prima pietra, anzi il primo sassolino, l’abbiamo posato al momento del contratto per i due spettacoli della stagione – ricorda Bontempi – poi lei è un caterpillar, come me del resto. Non trovavamo il tempo per concludere, ma era un po’ che ne parlavamo insomma». E adesso è realtà.
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