Milano2, “A Place to be”: qui la “culla” della nuova televisione

Gli studi di Telemilano, la tv via cavo di Milano2 che anticipò la nascita di Canale5

Rubrica a cura di Clem Immobiliare, Residenza Botteghe Milano2

La comunicazione fa parte di Milano2 da sempre. In un quartiere relativamente piccolo, nei primi anni esistevano ben tre giornali locali diversi: Il Giornale dei Residenti, Sporting Club Milano2 e Milano2 Notizie. Quest’ultimo era a cura dell’Ufficio Comunicazione di Edilnord. Tutti servivano a condividere informazioni utili ai residenti.

Erano gli anni ’70, la televisione offriva i programmi Rai e poco altro. Erano gli anni delle tv con l’antenna, del canale della Svizzera Italiana e di Capodistria e con così poca scelta, il telecomando era qualcosa che non aveva motivo di esistere. In questo scenario, nasce Telemilano, la tv via cavo di Milano2. Garantiva tre ore di palinsesto giornaliero, con la trasmissione di programmi culturali, informazioni di servizio per il quartiere, trasmissioni dedicate ai bambini e alle donne, film e documentari. I residenti avevano parte attiva nella produzione: molti, infatti, parteciparono alle varie produzioni. Gli studi erano dotati di telecamere sia fisse che mobili, sale di registrazione e regia.

Era l’inizio di un’idea di televisione nuova, che avrebbe portato alla fondazione della Fininvest e alla nascita di Canale 5, Italia 1 e Rete 4. A Milano2 si iniziava a respirare quello che sarebbe stato il futuro della comunicazione, con informazioni che potessero arrivare su più fronti, con più voci e con diverse opinioni. Oggi anche quel futuro è stato sorpassato dalle piattaforme online, dalla pay-tv e dai social network. Ma all’epoca fu una vera rivoluzione.

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