Nei weekend genitori e ragazzi impegnati a ridipingere le aule delle medie di Milano2
Hanno iniziato il 5 maggio e termineranno il 27. Per tre fine settimana genitori e studenti della scuola secondaria Sabin di Milano2 si sono armati di rulli, pennelli e vernici per dare un nuovo volto alle aule della loro scuola. L’iniziativa, approvata in Consiglio di Istituto e portata avanti con la collaborazione dell’Associazione Genitori Milano2, si chiama “ColoriAMO la scuola” e nasce dall’esigenza di ridipingere e rimettere in ordine le classi del plesso Sabin.
«In realtà tutti i plessi avrebbero bisogno di interventi – spiega la dirigente Elisabetta Trisolini – ma dovendo concentrare risorse economiche ed “umane” per avere la massima resa, abbiamo scelto la secondaria perchè è quella in cui c’è maggiore necessità. Come scuola abbiamo stanziato una cifra di 2mila euro per acquistare il materiale necessario e chiesto la collaborazione all’Associazione Genitori per la monodopera. Da parte nostra mettiamo anche la progettazione e la supervisione dei lavori. Il Comune, proprietario dell’immobile, ci ha dato l’autorizzazione e noi ci siamo occupati di stendere il documento di valutazione dei rischi affinché sia garantita la sicurezza».
Pennelli e rulli alla mano, mamme, papà e ragazzi sono entrati in azione il 5 maggio con il primo dei tre week-end (i successivi il 12-13 maggio e quello finale il 26-27 maggio) dedicati a ridipingere i muri di 20 aule e degli spazi comuni. «Abbiamo fatto partire una vera e propria “chiamata alle armi” – spiega Valentina Bensi, presidente della Associazione Genitori Milano2 – chiedendo 8 volontari per classe e anche la collaborazione di genitori degli altri plessi.
«Si tratta di un grande impegno, ce ne rendiamo conto, ma è un progetto in cui crediamo molto perché, come abbiamo sperimentato nell’esperienza del 2017, è un bel modo per sentirsi parte della comunità scuola e capire che tutti dobbiamo fare la nostra parte – prosegue la rappresentante dell’Associazione Genitori – un concetto che si è purtroppo un po’ perso negli ultimi anni dopo il Covid. Il nostro obiettivo è far ritornare questo senso di comunità. Tra l’altro ci pare molto importante che all’iniziativa partecipino anche i ragazzi di terza media in modo che si sentano responsabilizzati verso il luogo in cui passano tante ore della loro giornata. Teniamo conto che questi lavori si rendono necessari non solo perché le pareti sono rovinate dallo sporco e dall’usura, ma perché sono anche piene di scritte, insulti e buchi fatti deliberatamente. È dunque importante che i ragazzi si rendano conto che sono i primi a rimetterci per questi danni e i primi a doversene prendere cura».
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