“Àfone”, un podcast dà voce a cinque storie di rinascita

Beatrice Maddalena con lo speaker Paolo Donnarumma

Il progetto editoriale della segratese beatrice maddalena. «Raccontiamo chi ha sofferto e che dal dolore ha costruito qualcosa di buono» 

Un ex rapinatore di banche pentito, una studentessa, una fotografa, un musicista e una commerciale. Cinque persone diverse, con qualcosa in comune. A raccontare le loro storie è “Afone – Storie senza voce”, un podcast ideato e realizzato dalla segratese Beatrice Maddalena dal 10 maggio online su Spotify e Spreaker Podcast.

Un progetto editoriale nato per «raccontare chi come me ha sofferto in determinate circostanze e ha utilizzato il dolore non per disperarsi, ma per creare qualcosa di buono e crescere», spiega Beatrice Maddalena, che lo ha firmato a quattro mani con Giuseppe Saviano. Perché il fil rouge, ciò che tiene insieme le cinque “vite strabilianti” nel viaggio audio del podcast, è quello, il dolore. Uno stato emotivo – e fisico – raccontato però con leggerezza, anche perché vissuto, elaborato e infine risolto.

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«Tanti non riescono a sopportarlo, ma credo che siano proprio le esperienze più negative a insegnarci come diventare artefici della nostra felicità e a non aver paura delle nostre debolezze», dice Beatrice, trentenne, una laurea in Lingue e Letterature straniere e una carriera ben avviata, con tappa oggi in una startup digitale. Alle sue spalle, la guarigione da una patologia ancora poco conosciuta, la vulvodinia – disturbo su cui di recente ha alzato il velo Giorgia Soleri, compagna del leader dei Måneskin – dopo un periodo di sofferenza fisica e psicologica superato anche grazie a un atteggiamento positivo e di fiducia.

«È da tempo che con Giuseppe pensavo di avviare un progetto editoriale utilizzando il podcast, una forma di comunicazione che si sta diffondendo molto – spiega la segratese – la mia storia è stato lo spunto per costruire una stagione che porterà gli ascoltatori a conoscere persone con vissuti molto diversi ma tutti allo stesso modo interessanti e allo stesso tempo, credo, utili come spunto di riflessione».

Nel primo episodio la storia di un ex rapinatore di banche pentito

Il primo episodio di “Afone – Storie senza voce”, già disponibile online, ha come protagonista Francesco Ghelardini, in arte Ghepard. Milanese della Comasina, un passato da rapinatore di banche dentro e fuori dal carcere, oggi è soccorritore in ambulanza e ha raccontato la sua svolta in due libri. Sarà poi la volta di Sofia, giovane studentessa, della fotografa Marinella Ciancia e del musicista Francesco Grecchi (che è anche autore delle musiche del podcast). L’obiettivo è poi di raccogliere storie per le prossime stagioni: per raccontarle (o raccontarsi) è possibile inviare una mail agli autori del podcast.

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