Il dermatologo di Vera Salus spiega rischi benefici dell’esposizione al sole.
Con le prime avvisaglie di estate arriva la voglia di mettersi al sole, e magari cambiare il colorito grigio dell’inverno con uno più… solare. Attenzione però, il primo consiglio dell’esperto è quello di non avere fretta.
«La regola basilare per non incorrere in problemi della pelle immediati e futuri è quella di esporsi al sole gradualmente – spiega Stefano Lautieri (nella foto), dermatologo di Vera Salus. Questo vale per tutti, ma in modo particolare per i bambini che sono maggiormente a rischio».
Al sole protezione 50+
«Nelle prime esposizioni è necessario proteggersi con un prodotto con SFP (Sun Protection Factor) alto, almeno 50+. Questo non vuol dire che non ci si abbronzi, ma che ci si può esporre per un tempo più lungo. Poi man mano che passano i giorni si può scendere ad un indice di protezione di 30. Mai comunque senza».
I rischi del sole? Invecchiamento e tumori
«Non bisogna sottovalutare i rischi di esporsi al sole in modo sconsiderato perché possono essere molto gravi – avverte lo specialista – la scottatura che si può risolvere in pochi giorni causa però invecchiamento della pelle e soprattutto rischio di sviluppare melanoma maligno, che aumenta esponenzialmente tanto più numerosi sono gli episodi di ustioni solari e sopratutto se avvengono nell’età infantile. Ci sono poi altri tumori delle cellule epiteliali che sono legati alla quantità di sole preso: ad esserne colpiti sono i lavoratori che stanno tante ore sotto il sole».
Il sole fa bene!
«Detto questo, non bisogna demonizzare il sole, perché esporsi fa sviluppare vitamina D e migliora il benessere. Bisogna farlo in modo responsabile, con equilibrio».
Lampade solari, sì o no?
«Sono sconsigliabili, anche perché non ha alcun senso sottoporsi a una o due lampade abbronzanti prima dell’esposizione. Per sviluppare melatonina serve tempo e gradualità».
Integratori e alimentazione prima di esporsi al sole
«L’ideale è una dieta sana composta da alimenti ricchi di licopeni, come i pomodori o l’anguria, e di betacaroteni come carote o peperoni. In alcuni casi sono utili anche gli integratori».
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