La copertura della bocciofila di Segrate, gestita da un’associazione di anziani, è stata distrutta dal nubifragio del 25 luglio e la struttura è nel mirino dei vandali
Le tracce del nubifragio del 25 luglio sono ancora ben visibili in città, tra rami spezzati e arredi urbani danneggiati. Tra le strutture colpite c’è anche la bocciofila di via 25 Aprile, casa dell’Associazione “Anni Verdi”, dove la furia del vento aveva sradicato la copertura dei campi rimasti senza protezione dalla pioggia e dal caldo. Ad oggi, dopo due mesi e mezzo, la situazione è di stallo. E c’è preoccupazione tra gli anziani che ogni giorno, da anni, si trovano in questo piccolo spazio stretto tra la piscina e il palazzetto dello sport per passare qualche ora in compagnia tra chiacchiere, carte e qualche partita.
«Abbiamo informato subito il Comune, ma ci è stato detto che ci sono altre priorità – spiegano i soci di Anni Verdi – ci rendiamo conto di questo, però non vorremmo essere dimenticati, anche perché questi campi da bocce sono gli ultimi rimasti a Segrate…». Una tradizione che piano piano si sta perdendo. «Una volta avevamo anche giocatori importanti, di livello nazionale – ricordano gli anziani snocciolando i nomi dei campioni segratesi – per noi è un’abitudine, stiamo insieme, è un luogo di socialità. Quanti siamo? Una quarantina».
I campi da bocce sono stati realizzati dopo la chiusura della sede dell’Accademia Segrate, più tardi poi, nel 2016, è arrivato anche il prefabbricato che ha sostituito la “baracca” dove prima si arrangiava l’associazione. «Abbiamo i servizi igienici, riscaldamento e aria condizionata – spiegano – ringraziamo il sindaco per averci affidato questa struttura, ma ora chiediamo di intervenire per riparare il tendone, magari con un materiale più resistente. La superficie è in erba sintetica e quando piove diventa una piscina… il sole inoltre picchia e noi giocatori siamo per lo più anziani, abbiamo soci anche over 90».
Un investimento non di poco conto, ammettono i soci di Anni Verdi, anche perché – come è noto – l’amministrazione comunale ha piani diversi per la zona. «Stiamo aspettando da mesi che ci venga rinnovato il contratto di affitto, noi speriamo di restare», sospirano. Sottolineando di funzionare anche come presidio contro le intemperanze dei giovani. «Uno dei due campi è ormai danneggiato, troviamo bottiglie rotte, sporco, hanno coperto di scritte la nostra sede e divelto sampietrini del lastricato… servirebbe una recinzione per proteggerla, da chiudere di notte».
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