Giornale di Segrate e Melograno Onlus: una pietra d’inciampo per ricordare Carlo Golinelli

Nella foto, pietre d'inciampo a Milano: nel capoluogo sono in totale 171

La proposta per la memoria del giovane segratese deportato a Mauthausen dove morì nel 1945

Le “pietre d’inciampo” sono dei piccoli blocchi quadrati ricoperti di ottone poste davanti alla porta delle case nelle quali vivevano le persone poi deportate nei campi di sterminio. Ebrei, omosessuali, rom e sinti, oppositori politici, Testimoni di Geova, disabili: tutte le vittime sono ricordate nelle  “stolpersteine” con nome e cognome, data di nascita, data e luogo di deportazione e di morte.


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Una “stolpersteine” in via Radaelli, dove abitò Carlo Golinelli

La Cooperativa sociale “Il Melograno”, editore del Giornale di Segrate,  che ha sede nella nostra città, si offre di donare la pietra di inciampo al Comune di Segrate perché sia posizionata in via Radaelli 17, dove abitò Carlo Golinelli (abbiamo parlato qui della sua storia). Riteniamo infatti che la storia del giovane segratese meriti di essere ricordata e diventi un monito per le future generazioni. «È bello e importante per noi ricordare la storia di un giovane stroncato dal nazifascismo – il commento di Dario Colombo, direttore del Melograno –  per recuperare la nostra storia, la storia di una città antifascista».

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