Nozze in crescita dopo gli anni della pandemia, e sempre più coppie scelgono di sposarsi “in Comune”.
Aumentano i matrimoni a Segrate, anche se il numero dei “sì” è lontano da quelli a cavallo del 2000. E il rito civile si conferma sempre di più l’opzione scelta dalle coppie, che nell’85% dei casi in città ha deciso di suggellare la propria unione di fronte a un delegato dal sindaco piuttosto che in chiesa. È la fotografia elaborata dall’Ufficio statistica del Comune di Segrate sulla base dei dati dello Stato civile, che immortala un quadro in parte sovrapponibile a quello nazionale ma con qualche importante differenza.
Numeri in risalita
Nel 2023 sono stati 78 i matrimoni celebrati in città, 66 con rito civile e 12 con rito religioso. Un numero in crescita costante rispetto al 2020, anno in cui i “sì” furono soltanto 39 a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. La ripresa iniziò già l’anno successivo, con 56 matrimoni, diventati 69 nel 2022 e cresciuti di altre nove unità lo scorso anno. Un “rimbalzo” che ricalca quelli del 2017 e del 2010, sopra i 70, in mezzo ad annate meno prolifiche dal punto di vista delle unioni “ufficiali”. Numeri, dicevamo, ben diversi da quelli tra il 1996 (dato di inizio dell’analisi elaborata dagli uffici comunali) e il 2003, quando i matrimoni a Segrate sono stati sempre oltre le 110 unità con il record di 129 registrato nel 2000, anno di passaggio al nuovo millennio scelto forse da molte coppie per il suo valore simbolico. Un trend di risalita dunque, dopo il Covid, che cristallizza la preferenza per il rito civile che sorpassò quello religioso per la prima volta nel 2006 per poi tornare seconda opzione nel 2009 e 2010 e stabilizzarsi al primo posto dal 2011 in avanti. Basti pensare che nel 2000 i matrimoni celebrati dai sacerdoti furono 102 contro i soli 27 civili, segno di un cambiamento che è andato sempre più confermandosi negli anni recenti.
La prima unione civile celebrata nel 2017
Nel 2023 sono state due le unioni civili registrate a Segrate, replicando il dato del 2022. Nei tre anni precedenti invece nessuna coppia aveva scelto questo istituto giuridico per le coppie dello stesso sesso regolato dalla Legge Cirinnà entrata in vigore nel 2016, che era stato per la prima volta utilizzato in città nel 2017 con tre unioni la prima delle quali, a suo modo storica, fu officiata dal sindaco Micheli.
Stabile il numero di divorzi
Se il numero di matrimoni è in leggero aumento, resta stabile quello dei divorzi. Nel 2023 a Segrate sono stati 29, numero che al di là di qualche picco in entrambi i sensi resta abbastanza omogeneo a partire dal 2000 (nei 4 anni precedenti presi in esame era leggermente più basso). A cambiare è il rapporto tra matrimoni e divorzi, ma non tanto per le unioni finite quando per un numero di nozze progressivamente più basso in termini assoluti.
Il dato nazionale
Una fotografia, quella segratese, che dicevamo ricalcare in parte il quadro nazionale. In questo caso i dati sono stati messi a fuoco da Istat ma si riferiscono al 2022. I matrimoni in Italia, spiega l’istituto di ricerca, sono stati 189.140, in ripresa rispetto non solo all’anno precedente (+4,8%) ma anche al 2019 (+2,7%) e nel 56,4% dei casi è stato scelto il rito civile.
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