Successo per la quarte edizione dopo lo stop causa Covid. Vincono Manuela Grandi e Adriano Perrone.
Diciotto cantanti, quattro ospiti fuori concorso, una giuria di dodici componenti. Sono i numeri del “Festival della Canzone” del CPS di Rovagnasco, andato in scena il 16 e 17 marzo dopo tre anni di stop obbligato a causa del Covid. Un evento atteso, preparato con cura dal direttivo dell’associazione guidato dal presidente Franco Moscheo. Ma anche dai partecipanti, che con l’aiuto di Pino Petilli, socio e maestro di ballo («Una volta cantavo, ma a quasi 80 anni la voce non è quella di una volta», sorride) hanno preso in mano con coraggio il microfono mettendosi alla prova davanti al numeroso pubblico che ha affollato la sede di via Amendola.
«Ciascuno di loro ha scelto la propria canzone – spiega Petilli – io ho predisposto le basi musicali adattandole alle loro voci e li ho affiancati nelle prove, è stato molto divertente». A fargli compagnia sul palco, Fabio Casartelli degli Squinternati, che ha intrattenuto il pubblico con la consueta simpatia. Poi la sfilata dei concorrenti. A prevalere è stato il duetto formato da Manuela Grandi e Adriano Perrone con “Acqua e Sale” di Mina e Celentano. Secondo posto per Angela Scarano con “L’universo per me” dell’Orchestra Bagutti e poi Carla Zampella con un altro brano del Molleggiato, “L’emozione non ha voce”. Menzione speciale per Tonino Nardelli, 89 anni, che ha interpretato “Romanina del Bajon” di Claudio Villa. «L’obiettivo è togliere i pensionati dal divano e coinvolgerli», spiega Petilli. A fine maggio toccherà al ballo: 76 gli allievi del corso che si esibiranno in via Amendola.
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