Bilancio comunale oneri-free: «Vicini alla chiusura del piano di riequilibrio finanziario»

I consiglieri comunali e la giunta nell'Aula Pieri di via 1° Maggio

Il voto del consiglio all’ultima variazione di bilancio accelera l’uscita dal predissesto

Era il tassello mancante per riportare in equilibrio i conti comunali. Che ora, liberati dalla dipendenza dagli oneri di urbanizzazione, hanno le carte in regola per la diagnosi finale della Corte dei conti sulla chiusura del piano di riequilibrio finanziario in anticipo rispetto alla scadenza “naturale” del 2026.

Lunedì 17 giugno il Consiglio comunale ha approvato una variazione di bilancio di peso, non solo per gli importi. Il sì della maggioranza alla correzione in corsa dei numeri infatti ha il corollario di una possibile, imminente, richiesta formale ai magistrati contabili per l’addio a quel predissesto che dal 2016 condiziona l’attività dell’amministrazione comunale. A permetterlo, un bilancio “oneri-free”, non più sorretto per la parte corrente da entrate straordinarie e in particolare da quelle derivanti da permessi di costruire.

Il provvedimento votato dal centrosinistra ha eliminato la previsione di 2,6 milioni di euro derivanti da quel tipo di fonte di finanziamento grazie al rimborso anticipato delle ultime rate del piano di riequilibrio (1,3 milioni all’anno), consentita dal risultato di amministrazione positivo certificata dal consuntivo 2023 e a un aumento del gettito tributario.

L’assessore al Bilancio del Comune di Segrate, Luca Stanca (Pd)

«Completiamo in anticipo un percorso iniziato nel 2016 – ha commentato l’assessore al Bilancio, il dem Luca Stanca – ci sono ora gli elementi per chiedere alla Corte dei conti di chiudere la procedura. Il bilancio è un argomento che non scalda i cuori dei cittadini, ma raggiungiamo un obiettivo tutt’altro che scontato scongiurando un pericolo importante per la città». «Dal 2016 la situazione di bilancio ereditata ci ha impedito di portare avanti le nostre idee per mancanza di risorse finanziarie – ha detto Bruno Barsanti (Pd) – il lavoro è finito? No, è l’inizio di un percorso di buona amministrazione, per non tornare sempre al gioco della formica e della cicala: le risorse, specie per i Comuni, non sono infinite e non va mai fatto il passo più lungo della gamba».

La maggioranza esulta, Barsanti: «Con noi buona amministrazione, un percorso che deve continuare»

Una vicenda, quella del predissesto, come detto iniziata nel 2016 quando la nuova amministrazione si rivolse alla Corte dei conti segnalando un buco di 13 milioni di euro nei conti comunali che di fatto ingessò il bilancio per gli anni a venire. «Un deficit risultato di discutibili e rischiose scelte amministrative, tra uso di anticipazioni di tesoreria e ricorso smodato agli oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente – ha commentato Tommaso Vallone di Lab Segrate – l’asfissiante giogo del piano di riequlibrio ha determinato la stretta osservazione delle politiche di bilancio, il blocco delle assunzioni, l’aumento delle tasse per cittadini e imprese. Concludere in anticipo questa procedura è un grande sollievo e una grande impresa, peraltro nel contesto instabile di questi anni». Nessun commento dall’opposizione, erede della passata amministrazione di Centrodestra. Che si è astenuta sul voto commentando fuori microfono con un sarcastico: “Ora inizierete a fare qualcosa…”.

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