Ciak, si gira… un miracolo. Segrate set di un “corto”

La locandina del film che sarà girato a Segrate dal 20 al 22 luglio

Nella pellicola “Miracolo a Segrate” si racconterà il viaggio di due adolescenti verso un luogo iconico della nostra città.

Di nuovo Segrate fa da sfondo ad un film. Dopo le riprese per “L’ultima notte di Amore” con Favino, girate sulla nuova Cassanese, un altro regista ha deciso di ambientare in città la sua pellicola. Si tratta di Giacomo Betti, che nei prossimi giorni realizzerà le riprese per il cortometraggio “Miracolo a Segrate”. Una produzione più contenuta, ma che promette di portare il nome di Segrate in giro per l’Europa visto che l’intenzione è di partecipare a diversi Festival.

Perché Segrate? «Perché qui c’è un luogo, che non posso svelare, che è proprio il centro del film – spiega il giovane regista (a sinistra) – i protagonisti sono due adolescenti che vanno alla ricerca di questo posto, identificato come custode di un’idea di purezza e di ideali ai quali si sentono vicini e condividono». Vietato “spoilerare” qual è questo luogo, quello che si sa è che le riprese riguarderanno la stazione di Segrate e un’area industriale della città. «Non voglio dire di più – continua il regista – per non togliere la sorpresa del racconto, ma posso dire che è legato alla mia storia personale e alla storia di un cognome importante, ma no, lo dico subito, non si tratta di Berlusconi».

Le riprese si svolgeranno il 20, 21 e 22 luglio: in quei giorni sarà dunque possibile incrociare la troupe che si sposterà in vari angoli di Segrate. «Sono contento di aver avuto il patrocinio del Comune in modo da poter girare senza problemi – spiega il regista – e ringrazio anche chi mi ha sostenuto in modo da poter coprire almeno le prime spese per la realizzazione del film».

Il corto è infatti autofinanziato: proprio per cercare fondi il regista ha lanciato una raccolta sul sito produzionidalbasso.com. «Sono già arrivati 3mila euro che ci consentono di iniziare e colgo l’occasione per invitare chi vuole a sostenermi. Fare un film, anche se corto, è costoso. Mi reputo molto bravo a lavorare con budget bassi, anzi preferisco – spiega – ma un po’ di soldi servono, anche solo per partecipare ai vari Festival». Per vedere il film, e scoprire quale sia il posto misterioso dove si realizzerà il “Miracolo a Segrate” bisognerà aspettare l’anno prossimo.

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