E-bike trasformate in ciclomotori, sanzioni e sequestri della polizia locale

Una bici elettrica sequestrata dalla polizia locale di Segrate, viaggiava oltre il limite di 25 kmh consentito

E-bike che sfrecciano ben oltre i 25 kmh consentiti con la spinta della pedalata assistita e ciclisti che “non sentono la catena” perché la bici si muove da sola, senza bisogno di pedalare. Si sono intensificati, nelle ultime settimane, i controlli della polizia locale di Segrate sulle bici elettriche o presunte tali, in alcuni casi trasformandole di fatto in ciclomotori.

Qualche settimana fa, in seguito a una caduta su una pista ciclabile, gli agenti avevano sequestrato il mezzo di un ciclista che aveva modificato una normale mountain bike tramite un apposito kit facendola diventare una e-bike dotata di acceleratore per muoversi senza sforzo a velocità ben più alte di quelle consentite. Un fenomeno, quello delle bici “truccate”, spesso difficili da riconoscere rispetto a quelle regolari e che si verifica sia tra chi usa i mezzi per lavorare, come i rider, sia dai comuni utenti.

Chi circola in possesso di biciclette elettriche irregolari – anche con l’utilizzo di software per aggirare la limitazione di velocità di 25 kmh – va però incontro a pesanti sanzioni, perché di fatto i mezzi sono equiparati ai ciclomotori e dovrebbero quindi seguire le stesse regole previste dal codice della strada e quindi uso del casco, patente e copertura assicurativa. Le multe possono arrivare ad alcune migliaia di euro e i veicoli sono sequestrati.

“Le manomissioni effettuate per aumentare la velocità e la potenza delle normali biciclette o delle e-bike oltre i limiti legali rischiano di rendere le strade più pericolose per tutti perché mette a rischio la sicurezza dell’utente e quella degli altri ciclisti, pedoni e veicoli“, sottolinea la polizia locale di Segrate.

 

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