Nel ristorante segratese ospitati cuochi di 20 presidenti da tutto il mondo.
Segrate, per una sera, capitale mondiali degli chef. L’occasione è stata la cena esperienziale organizzata giovedì 3 ottobre al ristorante Cascina Ovi (foto sotto) per gli executive chef di 20 capi di Stato di tutto il mondo. Si trattava di una tappa nell’ambito dell’Annual Meeting del Club Chefs des Chefs, un esclusivo circolo che raduna i responsabili delle cucine dei presidenti di una trentina di nazioni: India, Francia, Thailandia, Regno Unito, Cina, solo per citarne alcune, e naturalmente anche l’Italia con lo chef Fabrizio Boca.
Il tour intrapreso nel nostro Paese è stato ideato per dare l’opportunità ai suoi membri di conoscere da vicino l’Italia e ovviamente le sue eccellenze enogastronomiche. La presentazione è avvenuta nientemeno che al Quirinale, dove Fabrizio Boca è executive chef. Ad accogliere una delegazione degli chef internazionali c’era il Presidente Sergio Mattarella che si è detto “molto grato per questa iniziativa. L’opera degli chef aiuta nelle relazioni, in maniera consistente, concreta ed effettiva – ha aggiunto – rendendo più accoglienti gli incontri tra capi di Stato”. Durante la cerimonia al Colle è intervenuto anche Gilles Bragard, fondatore del club: “Nelle mani degli chef dei capi di Stato c’è il benessere e la buona salute dei grandi del mondo e hanno anche la responsabilità di promuovere i prodotti nazionali perché la tavola di un capo di Stato è la miglior vetrina della cucina nazionale. Il nostro motto è diventato ‘se la politica divide gli uomini, una buona tavola li può riunire”.
E giovedì sera erano tutti riuniti nel segno della buona tavola a Segrate, dove hanno potuto scoprire lo stile de lristorante Cascina Ovi, che unisce tradizione sarda e respiro internazionale, grazie anche alla presenza di Sergio Mei, grande cuoco cagliaritano e già executive chef di Four Seasons Hotels & Resorts. A Francesco Rizzo, titolare del locale, e al ristorante Cascina Ovi è stato assegnato il Certificat d’Honneur di Chefs des Chefs “per la qualità dell’accoglienza riservata ai soci”.
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