Approvati i lavori per realizzare la struttura destinata ai malati e ai loro parenti. Dovrebbero partire dopo Pasqua.
A cinque anni dall’acquisto dell’ex casa delle associazioni di proprietà comunale da parte di CasAmica, dovrebbero finalmente prendere il via i lavori per la costruzione del nuovo edificio dedicato ai cosiddetti migranti della salute. Il taglio del nastro del cantiere, con foto di rito insieme al sindaco, risale in realtà a settembre 2024, dopo che era stato demolito l’immobile esistente una volta sede delle associazioni cittadine. Da allora però non si è vista nessuna ruspa: il piazzale dietro le transenne è restato desolantemente vuoto per sei mesi. Mancava in realtà il permesso a costruire: presentato dalla onlus ad ottobre, è stato approvato in giunta il 25 marzo 2025.
Nel progetto 4 piani di mini-appartamenti
Nell’atto vengono specificati nel dettaglio il progetto e la convenzione, che sarà ufficialmente vidimata proprio in questi giorni. Il progetto prevede la realizzazione di una palazzina di 4 piani con una trentina di stanze o mini-appartamenti destinati a persone che devono sottoporsi a cure sanitarie o a parenti di pazienti. Un tipo di accoglienza che l’associazione già sperimenta in altre strutture distribuite a Milano e in Lombardia. Oltre alle camere per gli ospiti, il piano prevede anche la realizzazione di spazi verdi e di alcune zone comuni che dovrebbero essere fruibili anche dalla cittadinanza.
Nella convenzione l’utilizzo pubblico dell’auditorium
Secondo infatti la convenzione stipulata con l’amministrazione CasAmica dovrebbe mettere a disposizione del Comune gratuitamente uno “spazio d’angolo con accesso indipendente” al piano terra ad uso centro diurno e dovrebbe dare la possibilità di fruire dell’auditorium. Tale spazio, secondo quanto riportato sul documento, sarà intitolato ad Ennio Doris, il presidente di Banca Mediolanum scomparso qualche anno fa, e dovrebbe essere concesso al comune per almeno 6 eventi l’anno. Secondo l’accordo il Comune avrebbe accesso anche a tariffe agevolate per necessità abitative temporanee. Per gestire queste necessità la convenzione prevede l’istituzione di un Tavolo di Coordinamento “per valutare i bisogni e le opportunità che il territorio potrà manifestare e la possibile collaborazione reciproca”. I lavori dovrebbero (condizionale d’obbligo dopo 5 anni di attesa e annunci) iniziare dopo Pasqua e la fine, leggendo quanto riportato sul sito del progetto, è prevista per il 2027.
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