Il cinque per mille segratese: (troppo) poco sul territorio

Il cinque per mille è una quota dell’IRPEF che lo stato ripartisce in base alle scelte dei contribuenti nella dichiarazione dei redditi

Pubblicati dall’Agenzia delle Entrate i dati sui versamenti a favore del no profit. Donatori e importi col contagocce per il volontariato locale. Ma le realtà attive in città sono molte e meritano sostegno

Il mondo dell’associazionismo segratese ha vissuto un sabato “in passerella” alla Festa cittadina il 7 e 8 settembre per promuoversi e farsi conoscere. Ma non ha avuto altrettanta visibilità sulle dichiarazioni dei redditi 2023, almeno secondo quanto emerge dal report sul 5 per mille diffuso dall’Agenzia delle Entrate, dove abbiamo potuto analizzare l’elenco dei beneficiari scelti dai contribuenti, incluse le organizzazioni con sede a Segrate.

In tutto il Paese sono quasi 81mila i soggetti che, in base alle preferenze espresse dai cittadini, riceveranno oltre 520 milioni di euro. Tra i destinatari, enti del Terzo Settore e Onlus, della Ricerca sanitaria e scientifica, associazioni sportive dilettantistiche, enti per la tutela dei beni culturali e paesaggistici, enti gestori delle aree protette e quasi 8mila Comuni.

La classifica delle onlus segratesi

AssociazioneNumero donatoriImporto complessivo
Lega del Cane1.17848.787
Le Vele Onlus27420.422
Comune di Segrate35019.900
Intensamente Coccolati34013.521
Amici di Gabriele2048.889
I Ragazzi di Robin2358.665
Il viaggio di Marta898.484
Misericordia Segrate1636.869
Quadrifigli1315.209
CRC Leucemie814.027
Nella tabella, le prime dieci onlus segratesi per versamenti del 5 per mille. Al centro i donatori, a destra l’importo ricevuto (Fonte: Agenzia delle Entrate)

Sono una quarantina le realtà segratesi ammesse tra i beneficiari del 5 per mille, e il risultato è, lasciateci dire, sconfortante. Sono infatti davvero troppo pochi i contribuenti che le hanno scelte e di conseguenza i fondi a loro destinati arriveranno col contagocce. Al primo posto troviamo la Lega del Cane che ha a  sede a Segrate ma è attiva e conosciuta in tutta Milano e come tale ha ottenuto un ottimo risultato: 1.178 donatori con 48.787 euro assegnati. Ma scorrendo la graduatoria i numeri calano drasticamente. Sul secondo gradino del podio l’Associazione Le Vele di Rugacesio, con sede a Segrate, ha potuto contare su 274 donatori per 20.422 euro. Al terzo posto c’è invece il Comune di Segrate con 350 donatori per l’importo di 19.900 euro. Da qualche anno infatti anche i Comuni possono ricevere il 5 per mille, creando il paradosso – fu infatti una scelta molto criticata dalle organizzazioni no profit – di avere tra i beneficiari del 5 per mille enti che con una mano prendono denari dai contribuenti attraverso tasse e tributi e con l’altra ricevono donazioni dagli stessi. Al quarto posto l’Associazione Intensamente Coccolati, che opera all’interno del reparto di Terapia neonatale del San Raffaele e aiutando le famiglie dei prematuri. Immaginiamo quindi che i loro 340 donatori risiedano in tutto il Paese, per il comunque contenuto importo di 13.621 euro. Al quinto posto l’Associazione Amici di Gabriele Onlus che opera a sostegno dei bambini con malformazioni congenite con 204 donatori per 8.889 euro. Al sesto posto infine l’ultimo soggetto segratese che supera i 200 donatori , I Ragazzi di Robin, realtà composta da giovani disabili e dalle loro famiglie, con  205 contribuenti che hanno espresso la preferenza per loro raccogliendo 8.665 euro. Anche questo risultato appare modesto se raffrontato con il grande impegno a titolo gratuito per la nostra città con, tra le altre, iniziative ambientali a beneficio di tutti.

Le cattive notizie non sono finite: il governo ha infatti imposto un tetto alle donazioni che assorbe parte delle risorse che i contribuenti hanno destinato alle associazioni. Una sorta di “furto” di fondi che le no profit avrebbero destinato a interventi sociali. La lettura dei numeri ci porta a una riflessione. Sarebbe bene, per chi scrive, che noi segratesi iniziassimo ad aiutare anche le associazioni locali con quella semplice firma. Assegnare il 5 per mille non comporta infatti maggiori esborso, ma secondo i dati molti contribuenti non effettuano alcuna scelta. Un’opportunità da considerare, con un occhio di riguardo al territorio e alle realtà che qui operano con impegno e che possiamo conoscere e sostenere.

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