Mercato immobiliare: a Segrate tornano famiglie e… milanesi

Segrate si conferma tra le mete preferite in Martesana e molto richiesta dai milanesi

Il mercato immobiliare segratese? Il trend continua a essere positivo, dopo l’uscita dagli anni terribili della crisi. E l’ottima notizia è il “ritorno” delle famiglie, che anche grazie a un accesso al credito più agevole hanno ricominciato a programmare il proprio futuro a partire dall’acquisto della casa. Parola di Christian Cervi, agente immobiliare e titolare dell’agenzia “Cebarsegrate” di via Roma, punto di riferimento in città dove è presente dal 1998. Lo abbiamo incontrato per fare il punto della situazione del settore.

Christian Cervi, titolare Agenzia Cebarsegrate

Qual è la fotografia del mercato immobiliare segratese?

«Dal 2016 il trend è positivo e i segnali di inizio anno fanno ben sperare anche per il 2019. Una ripresa che è arrivata dopo gli anni terribili della crisi, in particolare dal 2012 al 2015, che misero in difficoltà l’intero settore anche a livello locale».

Che cosa ha influito sulla ripartenza delle compravendite? Un dato importante riguarda senz’altro il ritorno sulla scena delle famiglie.

«Nel recente passato le famiglie sono state le più colpite, con difficoltà di accesso al credito e  tanti, anche con l’insicurezza lavorativa e vista la condizione economica generale, si sono visti obbligati a rinunciare a cambiare abitazione limitando così il numero di transazioni influendo negativamente sui relativi valori di vendita. Ora si pensa nuovamente a incrementare ove necessario la metratura del proprio alloggio cercando di acquisire appartamenti più grandi e immettendo sul mercato quello di proprietà».

E i prezzi?

«I prezzi delle case stanno seguendo un trend di leggero aumento, anche se non paragonabile a quello di Milano che rappresenta in questo momento un mercato a sé in quanto a crescita. Diciamo che dall’inizio della ripresa del mercato c’è stato un lento ma costante rialzo, anche se i livelli pre-crisi restano lontanissimi».

Qual è il prezzo di vendita medio?

«Segrate è una città davvero molto particolare, che ha al proprio interno situazioni estremamente diverse. Per fare un esempio, secondo i dati dell’Agenzia Entrate sui prezzi delle compravendite, andiamo dai 1.500 euro di Novegro ai 4.000 di Milano 2 a parità di condizioni dell’usato. Insomma, tra i vari quartieri ci sono situazioni molto differenti».

Chi compra a Segrate?

«Segrate viene scelta per la sua vivibilità, per il verde, per la presenza di servizi. Da questo punto di vista nell’area Est, in Martesana, la nostra città resta con Cernusco la più ambita».

Dopo la crisi sono tornati i milanesi, in cerca di soluzioni abitative migliori poco accessibili nel capoluogo per i prezzi molto elevati.

«Resta vivace comunque il mercato locale, cittadino: i segratesi sono molto attaccati alla loro città e tendono e restare. È molto bello incontrare giovani coppie o famiglie, magari con uno dei due componenti o entrambi segratesi, decidere di restare nella propria città».

In passato si è parlato molto della vasta offerta di nuove abitazione che avrebbe portato a una svalutazione dell’usato. È davvero così?

«Non direi. Il patrimonio immobiliare segratese mediamente è datato, quindi parliamo di due mercati diversi dato che il nuovo è rappresentato da edifici in classe energetica elevata e con quotazioni decisamente più alte rispetto a buona parte dell’usato. La presenza di un’offerta importante di case nuove potrebbe aver influito, certo, ma limitatamente a immobili usati molto recenti».

Westfield, Nuova Cassanese. I grandi progetti futuri influiscono sulle decisione di chi compra/vende casa a Segrate?

«In generale, c’è molta curiosità e interesse più che preoccupazione. Le persone mediamente sono molto informate su queste novità “epocali”, che dal mio punto di vista rappresentano senz’altro un’opportunità per il territorio anche nel nostro settore».

A Stratford City, dove Westfield ha realizzato uno dei suoi centri, secondo i dati il valore delle abitazioni è cresciuto del 50%…

«(sorride) Vedremo, mi sembra presto per azzardare queste valutazioni… dipenderà anche da come saranno gestiti viabilità e traffico per garantire gli attuali livelli di vivibilità, che poi è uno dei motivi dell’attrattività di Segrate».

Si parla di 17mila posti di lavoro, ci sarà un boom degli affitti?

«Anche qui è tutto da scoprire, sia per quanto riguarda i numeri sia per il tipo di lavoratori che saranno coinvolti nel progetto. La domanda e l’offerta di locazioni non sono mai stati enormi a Segrate, inoltre in questa fase, con l’accesso al credito più facile, si propende per l’acquisto. È probabile che queste nuove iniziative possano portare un aumento».

Un fenomeno in ascesa è quello della maggior presenza di case all’asta. A Segrate?

«La crisi degli anni scorsi con l’aumento della disoccupazione dovuta alla chiusura di parecchie aziende ha comportato difficoltà nel pagamento delle rate di mutuo e nei casi più disperati l’immissione sul mercato di case all’asta: questo ha coinvolto seppure in minima parte anche il mercato segratese. Prima l’acquisto di queste case era più difficoltoso per la mancanza di informazioni, adesso è più accessibile grazie alla presenza di società specializzate.Èchiaro che l’alto numero di questi immobili crea problemi al valore di mercato nella zona in cui sono situati»».

Che consigli dà a chi compra? E a chi vende?

«Quelli di sempre: verificare con estrema attenzione le condizioni dell’immobile e l’eventuale presenza di ipoteche, se si procede tra privati senza l’assistenza di un intermediario abilitato».

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