Ofo non c’è più, ma restano le bici abbandonate

Bici Ofo abbandonate anche a Segrate

Ofo, quella delle “bici gialle” per intenderci, non c’è più. Non qui da noi, almeno. Dal 22 marzo il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha revocato l’autorizzazione al servizio di bike sharing a flusso libero: a parte alcune inadempienze tecniche (installazione di luci posteriori, cavalletto e cestini su tutti i mezzi) i cinesi non avevano pagato entro gennaio il canone di concessione per il 2019. Alla base ci sarebbero insormontabili problemi di natura finanziaria, ma di certo i vandalismi che hanno occupato per mesi le prime pagine delle edizioni locali dei maggiori quotidiani nazionali non hanno aiutato.

Ora, però, la questione è una: chi si occuperà di rimuovere le bici gialle abbandonate un po’ ovunque?

A Milano è un cimitero, niente di meno. Ogni quartiere ha il suo monumento al degrado tinto di giallo. Anzi… i suoi monumenti, tanti davvero. La scadenza fissata da Sala per far sparire le due ruote “indesiderate” era il primo aprile, beh, quasi fosse un bel… “pesce d’aprile”, è passata invano. Ma non è solo Milano a fare le spese di questo scempio a pedali, perché anche l’hinterland, nonostante non si fosse ancora chiuso alcun accordo formale, fin dall’inizio della breve esperienza griffata Ofo era stato invaso da mezzi poi abbandonati qua e là, senza troppo senso, civico e non solo. Ovviamente salvo i numerosi casi limite: bici gettate nelle rogge, appese agli alberi, portate a casa dopo aver scardinato lucchetto e sistema di tracciabilità, lasciate lì dopo essere state saccheggiate di ruote e componenti vari. E Segrate non è stata certo immune da questo virus di… demenza collettiva. Abbiamo fatto un tour nei quartieri, sommario ma sufficiente, le foto a corredo raccontano tutto. Alcune istantanee avremmo potuto scattarle un mese e mezzo fa, non sarebbe cambiato niente. Lavanderie, Redecesio, anche Rovagnasco… perfino il Centro. Non c’è quartiere che si salvi. Ovvio che la colpa non sia del Comune di Segrate, ma l’onere di risolvere il problema è di via Primo Maggio. Se si aspetta che ad agire sia Ofo, visto che il termine fissato da Sala è scaduto da una decina di giorni, si sta freschi… Come testimonia il viaggio del “Giornale di Segrate” (vedi gallery) urge un intervento per ridare decoro ai quartieri, specie quelli periferici.


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Jacopo Casoni
Jacopo Casoni, giornalista professionista, nell’arco della sua carriera si è occupato di tanti temi, dallo sport alla politica, passando per la cronaca e il racconto della città di Milano. Dal 2008 fa parte della redazione di Telenova e dal 2016 collabora anche con testate locali, prima Segrate Oggi e poi il Giornale di Segrate.

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