Maturità: in 200 sui banchi dei nostri istituti per un esame tutto nuovo

Studenti impegnati nelle prove di maturità al Liceo Machiavelli (archivio)

È iniziata stamattina, mercoledì 19 giugno, la maturità 2019, numerose le novità nell’esame di Stato. Solo la prima prova esce indenne dalla riforma dello scorso anno – che entra in vigore per la prima volta – che ha ridisegnato la seconda prova, che diventa “multidisciplinare”, rottamato il “quizzone” e rivoluzionato il colloquio orale. Stamattina quasi mezzo milione di studenti in tutta Italia è tornato a scuola per la prima prova, lo scritto di italiano, rimasto (quasi) indenne. Domani, giovedì 20 giugno, ancora tutti sui banchi per il secondo scritto che presenta quest’anno diverse novità. La prova si “allarga” per i licei per comprendere due materie di indirizzo, fisica e matematica per lo scientifico e latino e greco per il classico. Novità anche per il secondo scritto degli istituti tecnici, che cambierà per struttura e tracce mentre la prova degli istituti professionali sarà divisa in due parti, una ministeriale e una stabilita dalla commissione.

All’istituto “segratese” Machiavelli sono 174 i candidati ammessi all’esame sul totale di 180 che ha frequentato il quinto anno. Tra questi studenti del liceo classico, dello scientifico, dell’istituto tecnico e del professionale per una percentuale di ammissione del 97.6% in leggero miglioramento rispetto gli ultimi anni. Al Machiavelli i professori hanno cercato di guidare gli studenti tra gli insidiosi cambiamenti che li hanno inizialmente spiazzati. «Durante l’anno abbiamo preparato al meglio i ragazzi con le simulazioni per gli scritti fornite dal Miur e simulazioni dell’orale – dice Lucia Piga, docente di Lettere del liceo classico – le maggiori novità si trovano nella seconda prova e nell’abolizione della terza prova, ma soprattutto nel colloquio finale. Per l’orale anche noi professori abbiamo navigato a vista; il Ministero ha predisposto che gli studenti debbano scegliere una busta chiusa tra tre proposte al cui interno troveranno una traccia da cui partire per sviluppare collegamenti tra le varie materie». La busta però rappresenta soltanto l’inizio del colloquio orale, ultimo scoglio prima del diploma, che continuerà con l’illustrazione del Percorso delle competenze trasversali per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) svolto durante il triennio  e con domande della commissione riguardo i temi di Cittadinanza e Costituzione. Le novità però non si fermano alla struttura dell’esame, ma riguardano anche la valutazione. «Il sistema di assegnazioni dei punteggi – aggiunge Piga – è stato cambiato a partire dai crediti in ingresso che sono passati da un massimo di 25 a 40,  mentre le tre prove dell’esame conferiranno un massimo di 20 punti ciascuna. Con questa scelta si è voluto dare maggior peso al percorso dello studente durante gli anni».  Tante novità, insomma, che avranno agitato i candidati… «Una giusta dose di nervosismo è giusto che ci sia – sorride la docente – penso però che il lavoro svolto abbia tranquillizzato e preparato al meglio gli studenti all’esame di Stato». 

Al Liceo classico San Raffaele, l’altro istituto superiore che ha sede sul territorio, invece sono 16  gli studenti ammessi appartenenti all’unica sezione di classico che sarà abbinata come commisione esterna a quella del Machiavelli. «Anche i nostri studenti si sono preparati  attraverso le simulazioni fornite dal Miur per le prove scritte  – spiega Claudio Faschilli, preside e docente di Storia e Filosofia – anche se la seconda prova è cambiata gli studenti sono sempre stati abituati ad un esame di traduzione. Per quanto riguarda il colloquio orale la modifica è nuova per tutti, c’è da capire come realizzarla nel concreto ma gli studenti potranno contare sulle loro variegate attività extracurriculari: durante questi anni hanno svolto più delle ore stabilite e si sono cimentati in esperienze significative ed approfondite soprattutto grazie all’ospedale e a corsi di inglese all’estero».

Giuseppe Ungaretti e Leonardo Sciascia sono gli autori usciti per l’analisi del testo. Gli spunti per il testo argomentativo sono un brano tratto da «Istruzioni per l’uso del futuro» di Tomaso Montanari, «L’illusione della conoscenza» di Steven Sloman e Ohilip Fernbach e un brano di Corrado Stajano sull’eredità del Novecento. Per il tema d’attualità la storia di Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso nel 1982 dalla mafia e “Tra storia e sport”: una riflessione sul rapporto tra sport, storia e società partendo da un articolo sul ciclista Gino Bartali.

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