Quaranta iscritti dai 19 ai 75 anni in sette diverse categorie. Quasi mezzo milioni di chilometri pedalati. E un’origine… nobile, nell’albero genealogico del ciclismo cittadino. Racconta molto di più dei suoi 17 anni d’età ufficiale la storia di Team Bike Segrate, società ciclistica amatoriale fondata nel 2002 da un gruppo di appassionati segratesi con alle spalle una lunga “militanza” agonistica e cresciuta negli anni fino a diventare una delle squadre più numerose e conosciute nel panorama locale, attiva nel ciclismo su strada ma anche nel ciclocross e nello scatto fisso (derivazione “stradale” delle corse in pista).
UNA “DIETA” DA 15.000 KM ALL’ANNO
A raccontarcela sono il presidente Gianluigi Bedolo e il tesoriere Piero Velli, ormai “senior” ma ancora saldamente in sella, è il caso di dirlo, anche a livello agonistico. «Percorro più di 15mila km all’anno, facendo 3-4 uscite a settimana», racconta Velli, figlio di Dino storico fondatore e animatore del gruppo ciclistico del Circolo Famigliare Segratese di via Grandi 28, oggi novantenne ma ancora ciclista, anche se con qualche km in meno nelle gambe. «Ci troviamo tutte le settimane, per allenamenti di un centinaio di km pedalando verso Sud, nel lodigiano, o a Nord in Brianza, partendo da via 25 Aprile, il nostro ritrovo», conferma Bedolo, nipote di Dino e quindi con quella stessa passionaccia di famiglia nel dna. Già, perché il Team Bike Segrate Jollywear – questo il nome ufficiale, completato dallo sponsor che fornisce l’abbigliamento tecnico al gruppo – è una squadra di amatori e quindi decisamente orientata all’agonismo.
DNA AGONISTICO
«A differenza ad esempio dallo storico Circolo Famigliare Segratese, dedito al cicloturismo come altri gruppi locali – puntualizza Bedolo – il nostro obiettivo è la preparazione alle gare. Un’attività più vicina, sempre restando sulla storia locale, a quella che fu del Pedale Segratese di Luigi Erba e Luigi Cestari, che avviarono molti giovani promettenti al ciclismo alcuni dei quali oggi sono con noi. Purtroppo le corse vicine a noi sono sempre meno, anche per i problemi organizzativi legati alla viabilità e al traffico (ostacoli che hanno anche impedito di organizzare come in passato corse sulle strade di Segrate, ndr), ma gli allenamenti restano “tosti” anche perché i più giovani continuano a partecipare con frequenza alle competizioni del circuito amatoriale del Nord Italia». Si fa sul serio, insomma (basti citare la recente vittoria di Gianfranco Fantini al Giro di Lomellina). Senza però dimenticare i valori che spinsero i fondatori nel 2002 a ridare vita a un gruppo ciclistico, sulla scia di quelli storici oltra alla Ciclistica Segratese di Luigi De Stefanis, che aderì al neonato Team Bike Segrate.
IL CICLISMO DI OGGI? MANCANO LE GRANDI RIVALITÀ
«L’amicizia, oltre all’amore sfrenato per questo sport che come sa ogni ciclista diventa una vera droga – sorride Velli – tanto che oltre al fondo che facciamo in strada non ci tiriamo indietro nemmeno a… tavola quando si tratta di stare insieme». Come è cambiato il ciclismo dal vostro punto di vista di appassionati e amatori? «Bè, un tempo le grandi rivalità accendevano i sogni degli appassionati – dice Bedolo – qui al Circolino, dove ci troviamo ora, c’erano vere e proprie battaglie tra i fan di Moser e quelli di Saronni negli anni Settanta e Ottanta. Poi abbiamo avuto i Bugno, Chiappucci, Pantani… gente capace di inventare, di sorprendere. Oggi non mancano i campioni, ma è diverso. I giovani? Forse c’è meno voglia di faticare, e inoltre nella nostra zona visto il traffico è anche difficile farli allenare in sicurezza. Sono sincero, la nostra finalità non è la promozione del ciclismo su strada tra i giovanissimi. Non abbiamo le risorse per farlo. Però siamo sempre aperti a nuovi soci che vogliano unirsi a noi». Requisiti? «Bè – sorride Bedolo – devono riuscire a starci dietro quando tiriamo…».
ùPer informazioni sull’attività di Team Bike Segrate, la cui sede è presso lo Studio Zamer di via Battisti, Segrate Centro, è attivo il sito internet www.teambikesegrate.it
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