Rubavano auto e le “parcheggiavano” a Segrate prima di smontarle: arrestati

Rubavano auto a Milano nei parcheggi delle metropolitane, le parcheggiavano qualche giorno a Segrate e poi le portavano in un capannone in Brianza per smontarle e rivendere i pezzi. Una banda di ladri è stata bloccata dalla Polizia Stradale al termine di un’indagine durata diversi mesi: lo scorso 3 dicembre due fratelli italiani, entrambi residenti in Lombardia, di 63 e 68 anni sono stati arrestati a Segrate mentre perfezionavano l’ultimo furto alterando la targa di un veicolo rubato.

La tecnica era collaudata: rompevano un finestrino, forzavano il blocchetto di accensione e sostituivano la centralina con un’altra predisposta. Poi si allontanavano utilizzando un “jammer” (un disturbatore di frequenze) per inibire il segnale del gps. Destinazione: Redecesio, dove lasciavano le auto qualche giorno per capire se la Polizia si presentasse a riprendere le vetture. Se così non era, allora le auto venivano portate in un capannone di Misinto (Monza e Brianza) dove venivano smontate per rivendere le parti all’estero. I ladri puntavano soprattutto alle Volkswagen T-Roc e T-Cross.

Gli investigatori sono riusciti a sgominare la banda installando un ricevitore all’interno di una delle vetture “parcheggiate” a Redecesio con il vetro rotto. Sono così risaliti fino al capannone dove stati ritrovati e sequestrati un disturbatore di frequenze, svariate centraline, attrezzi da scasso e 1500 euro in contanti. Fermati, oltre ai due fratelli italiani, anche tre persone straniere che si occupavano dello smontaggio e riciclaggio delle vetture. Sul posto è stato possibile recuperare decine di auto, alcune già smontate e imballate per la spedizione.

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