Il “viaggio” della linea blu, quello che si appresta ad attraversare Milano e quello verso Segrate per il prolungamento da tempo allo studio, sta vivendo momenti cruciali. L’annuncio dell’imminente apertura della prima tratta della M4 (da Linate Aeroporto a Forlanini) rilanciato anche dal sindaco Micheli in un post su Facebook, nel quale la definisce “probabile già ad aprile”, è prematuro. Più per valutazioni di opportunità in corso a Palazzo Marino che per la situazione dei lavori, ormai ultimati.
PRIMA TRATTA PRONTA PER APRILE
La stazione Linate Aeroporto è pronta da dicembre, già allora erano in corso i collaudi delle scale mobili e degli ascensori. La consegna al gestore Atm è avvenuta a cavallo tra fine gennaio e inizio febbraio, da allora sono in corso i test sui treni e soprattutto gli ultimi collaudi di natura ministeriale, perché è appunto la commissione del Ministero delle Infrastrutture a dover valutare i dati e apporre l’ultimo timbro che di fatto sarà il via libera definitivo. La tratta funzionale, quella che parte dalla stazione Linate Aeroporto e attraverso la fermata Repetti (ex Quartiere Forlanini, ndr) raggiunge lo snodo che collega la M4 al passante a Forlanini Fs, sarà pronta ad aprile, queste sono le stime, come appunto confermato anche dal post entusiasta del sindaco di Segrate. Ciò non significa che entrerà in funzione, però.
APERTURA RIMANDATA PER MANCANZA DI UTENTI?
La decisione spetta al Comune di Milano, con il sindaco Sala che sta valutando il da farsi. Quel pezzo di M4, infatti, è… funzionale appunto all’aeroporto di Linate, che però a causa del Covid è sostanzialmente deserto al momento. Palazzo Marino è chiamato ad analizzare il costo del servizio, della circolazione dei treni e non soltanto, rispetto a un’utenza quasi azzerata dall’impatto del virus sul comparto turistico e aeroportuale in particolare. Probabile che si possa optare per un rinvio, insomma. E nel caso le operazioni in corso nei tunnel e nelle stazioni potrebbero rallentare, inutile correre se la scelta dovessere essere quella di posticipare il primo viaggio.
RISPETTATO IL CRONOPROGRAMMA
Ciò non toglie che i lavori complessivi procedano secondo il cronoprogramma originario, fatto salvo un ritardo legato alla pandemia che, come già comunicato dal presidente di M4 Fabio Terragni nel corso di una Commissione di qualche mese fa, si aggira intorno ai tre mesi. Per chiarire: tra settembre e ottobre 2022 dovrebbe aprire la tratta fino alla fermata Dateo, altro collegamento con il passante ferroviario; a San Babila è probabile che si arrivi ad inizio 2023; per la chiusura della linea, da Linate a San Cristoforo, la prima scadenza era fissata per luglio 2023, potrebbe slittare a settembre oppure essere rispettata qualora si riesca ad imprimere un’accelerazione a Covid arginato o sconfitto. Due stazioni potrebbero vivere il destino di Tre Torri sulla linea 5, cioè essere ultimate a metropolitana già in funzione con conseguente salto di fermata fino alla conclusione dei lavori. Si tratta di Sforza (per i lavori di spostamento del Policlinico) e De Amicis (stoppata dalla scoperta delle mura romane).
INGRESSI DI LINATE “SEGRATESI”
Tornando a Linate, gli ingressi della “nostra” stazione sono… segratesi. Uno è situato oltre la porta 8 del terminal Arrivi al piano terra, dal lato del parcheggio multipiano a sinistra guardando la struttura che insiste sul territorio della nostra città; l’altra è sulla Circonvallazione Idroscalo, con tanto di corsia “kiss & ride” per la sosta breve stile Orio al Serio. Si potrà utilizzare la macchina per accompagnare qualcuno a prendere il metrò, salvo lasciare quell’area definita in un arco di tempo limitato, area dove saranno sistemate anche le fermate dei mezzi pubblici. Sui parcheggi di interscambio non ci sono certezze, così come su eventuali convenzioni per l’utenza di M4 nei parcheggi già esistenti nella zona. Anche questi sono ulteriori dettagli allo studio e sarà il Comune di Milano, insieme a Sea e Atm, a dover sciogliere i dubbi.
SI LAVORA PER PROLUNGARE LA METRO A SEGRATE
Micheli, però, ha anche dedicato un pensiero al futuro che ci riguarda da vicino. Dopo aver sottolineato come già la tratta “ufficiale” della M4 con capolinea all’aeroporto rappresenti un’occasione incredibile per Novegro, con imprenditori già interessati a valorizzare alcune aree dismesse del quartiere, il sindaco definisce lo sbarco della metropolitana in città “non un sogno, ma una straordinaria realtà sempre più vicina”. E in effetti qualcosa, anzi più di qualcosa, si muove. Da Palazzo Marino ci fanno sapere che si va avanti e il progetto definitivo è in fase di realizzazione.
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