Anni Azzurri, tablet e WhatsApp “collegano” anziani e famiglie durante l’emergenza virus

Un ospite della Rsa Anni Azzurri durante una videocall con il tablet messo a disposizione

Le evidenze di questi giorni di emergenza coronavirus sono chiare: gli anziani, specie quelli con pregresse patologie, sono la categoria più a rischio. Ed è per questo che Anni Azzurri ha messo in campo una serie di misure di prevenzione, dalla Residenza San Rocco di Segrate al “Melograno” di Cassina de’ Pecchi, passando per il Polo geriatrico riabilitativo di Lambrate e dalle altre 55 strutture gestite sul territorio nazionale. Tra queste, inevitabili le limitazioni stringenti alle visite di parenti e amici agli ospiti delle strutture. A garantire loro la possibilità di comunicare con l’esterno c’è però la tecnologia:  Anni Azzurri ha infatti attivato un servizio di videochiamata che, grazie a tablet e Whatsapp, permette di parlare e vedere i propri cari anche a distanza. Oltre alla possibilità di fare videocall, il servizio consente al personale di tenere aggiornati con l’invio di messaggi i parenti sulla vita quotidiana e le attività in residenza. Il servizio è stato attivato presso la residenza Mirasole a Noverasco, nel Milanese, e verrà  implementato anche in tutte le altre strutture Anni Azzurri tra cui quella di via Monviso a Segrate.

Questo slideshow richiede JavaScript.

“L’iniziativa nasce in risposta all’appello delle autorità sanitarie che hanno invitato gli over 65 a restare in casa per i prossimi in quanto soggetti a maggior rischio di contrarre il virus – spiega Anni Azzurri – per questa ragione abbiamo deciso di sfruttare al meglio tutte le potenzialità che la tecnologia può offrire, riconoscendo l’importanza che i contatti con il mondo esterno hanno per gli ospiti delle strutture”.

Come funziona nel dettaglio questa novità tecnologica? Dopo aver inserito nella rubrica del tablet – identica a quella di un normale cellulare – i numeri dei famigliari e dei referenti degli ospiti, gli operatori e gli ospiti pianificano insieme le fasce orarie dedicate alle videocall per ciascuno di loro. Oltre al servizio di videochiamata, Anni Azzurri mette a disposizione dei parenti degli ospiti la possibilità sfruttare la funzione “lista broadcast” di WhatsApp, funzione che permette di inviare aggiornamenti e informazioni di vario tipo a tutti gli utenti che fanno parte a una determinata lista. Questo strumento si differenzia dai comuni gruppi WhatsApp in quanto permette di rispondere unicamente al mittente senza creare “l’effetto chat” in cui tutti possono interagire. Nel broadcast, inoltre, tutti i numeri di telefono dei partecipanti sono visibili solo al mittente.

“Grazie a questa funzione, le residenze Anni Azzurri possono inviare aggiornamenti sulle attività in corso all’interno delle strutture, non solo sotto forma di messaggi di testo ma anche file pdf (ad esempio il menù del giorno) o multimediali, consentendo un contatto fra parenti e pazienti che, altrimenti, sarebbe molto limitato dalle recenti disposizioni”

Be the first to comment on "Anni Azzurri, tablet e WhatsApp “collegano” anziani e famiglie durante l’emergenza virus"

Rispondi