È stato il debutto dell’Accademia della Scala sulle sponde del “Mare di Milano” ed è stato il debutto di Paolo Kessisoglu come direttore artistico di Idroscalo. Un evento dunque speciale quello andato in scena lunedì sera nel teatro all’aperto Walter Chiari, sulla sponda est del Lago e che sarà replicato questa sera, venerdì 17 alle 19.30, anche in diretta live sulla pagina Facebook di Idroscalo e in diretta streaming su un maxischermo allestito in Piazza Gae Aulenti.
Un “concerto al tramonto” in cui per la prima volta si sono esibiti in questo contesto gli allievi dell’Accademia del Teatro alla Scala davanti a una platea gremita, ma a distanza di sicurezza, come imposto dalle norme anti-contagio. A presentare la serata c’era lui, Paolo Kessisoglu, noto attore, comico, conduttore divenuto famoso in coppia con Luca Bizzarri, che da settembre, da quando si è insediato il nuovo CdA di Idroscalo, riveste il ruolo di direttore artistico. I “Concerti al tramonto” sono il primo evento del neo-direttore, dopo che il lockdown ha messo uno stop a tutti i progetti in cantiere ipotizzati per la primavera-estate. Un debutto “con il botto”: in centinaia hanno compilato il form (presente sul sito di Idroscalo) per prenotare il proprio posto alla serata, gratuita, ma con prenotazione obbligatoria (al massimo 150 le persone previste per ogni data).
“La collaborazione con la Scala è stata una delle prime cose che ho attivato come direttore – ha spiegato Paolo Kessisoglu al Giornale di Segrate. Sono molto felice di poter regalare queste serate di musica, nella bellissima scenografia di Idroscalo, ai milanesi, soprattutto dopo questi difficili mesi passati a casa. Vorrei offrire l’opportunità di vedere Idroscalo in un modo diverso. Non solo come luogo in cui fare sport, prendere il sole, o mangiarsi un panino, ma anche come un vero e proprio museo a cielo aperto in cui è possibile gustare l’arte”.
Per Kessisoglu, di origine genovese, Idroscalo è diventato il suo “nuovo mare”?
“No, in tutta onestà non è il mio mare… ma voglio dire che è molto di più di un mare. Idroscalo è una varietà di cose, è un mondo di proposte”.
Come vorrebbe trasformare Idroscalo?
“Non voglio trasformarlo, vorrei valorizzare ciò che già c’è e cercare di comunicarlo al meglio”.
Cosa secondo lei non è particolarmente valorizzato?
“Penso alla meraviglia di un museo a cielo aperto, realizzato grazie all’Accademia di Belle Arti di Brera. L’Idroscalo è uno dei primi giardini pubblici di scultura in Italia che mi piacerebbe fosse visitato ad esempio dalle scuole e da un pubblico sempre più ampio”.
Come conciliare l’immagine “popolare” di Idroscalo con una più intellettuale?
“Idroscalo deve continuare ad avere la sua anima popolare: è un parco pubblico accessibile a tutti. Ma è anche un luogo chic, elegante, di una eleganza morale vorrei dire”.
Quali altri eventi sono in progetto per i prossimi mesi?
“Per ora non posso anticiparli, ci sono molte cose da definire, organizzare eventi con le restrizioni di questo periodo è molto complicato. Dico solo che vorremmo sfruttare gli spazi all’aperto che già sono stati location di concerti in passato. Teatri naturali, come l’isola delle rose che offrono spazi meravigliosi dove ad esempio ascoltare musica”.
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