A vederli diresti che “sono un buon segno”, che se non ci sono solo pesci vuol dire che c’è vita, e varia, nel lago. Ma le cose non stanno proprio così, perché quei crostacei che una segratese ha immortalato nelle acque del lago del Centroparco non sono innocui, e rari, gamberi di fiume, ma i molto più numerosi, anzi infestanti, gamberi rossi della Louisiana, detti anche gamberi-killer.
Un nome che dice molto di una specie, importata dagli Stati Uniti, molto più resistente e adattabile del nostro gambero “nostrano” e diventata una vera piaga per gli ecosistemi lacustri e per l’agricoltura. Il Procambarus clarkii (questo il suo nome scientifico) è infatti un animale molto vorace, che non solo sta facendo sparire i crostacei autoctoni, ma destabilizza anche gli argini dei corsi d’acqua con la sua attività “fossoria”. Prolifera a dismisura e sa adattarsi anche ad habitat inquinati.
È presente in numerose colonie in tutta la Lombardia, tanto che Coldiretti da anni lancia allarmi perché rappresentano una minaccia per gli agricoltori e per l’intero ecosistema lombardo.
A Segrate già qualche anno fa erano stati avvistati a Lavanderie, ora sono tornati a farsi vedere nelle acque del nostro lago e postati in uno dei gruppi social cittadini. Speriamo che ora non venga però in mente a qualcuno di andare a pesca. È altamente sconsigliato mangiarli perché si nutre di microalghe che producono fitotossine e quindi potrebbe risultare tossico.
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