“Trovare una soluzione rapida per consentire agli studenti di partecipare a lezioni in presenza: i ragazzi hanno bisogno della scuola“. Ad alzare la voce sono i genitori dei tre istituti comprensivi di Segrate, dopo la notizia del ritorno della Lombardia in zona rossa che prevede, tra le strette anti contagio, il ritorno della didattica a distanza per i ragazzi di seconda e terza media a partire da lunedì 18 gennaio.
Sabato 16 gennaio i presidenti Arianna Bolla (Associazione Genitori Rosanna Galbusera), Michela Coin (Associazione Genitori Scuole Segrate Schweitzer) e Cristina Modica (Associazione Genitori Milano2) hanno inviato una lettera al sindaco Paolo Micheli, chiedendo un suo intervento presso la Regione per chiedere soluzioni urgenti per non chiudere di nuovo le aule agli studenti. Anche perché, sottolineano i rappresentanti delle famiglie, “nel territorio di Segrate molti ragazzi raggiungono il plesso scolastico a piedi e durante le lezioni tutte le norme di sicurezza Covid sono rigorosamente seguite da alunni, docenti e personale”.
Un appello forte, che vede le tre associazioni fare fronte comune contro il ritorno della DaD. “I ragazzi hanno bisogno della scuola, non possono stare ancora sei ore al giorno davanti a un pc, senza interazione visiva, senza un minimo di socialità non avendo nemmeno più sfoghi pomeridiani sportivi e con conseguenze sulle loro emotività e sui risultati scolastici – dicono i genitori – per questo abbiamo chiesto al sindaco e alla giunta di far sentire la nostra voce per trovare soluzioni rapide che permettano ai ragazzi di ‘vivere’ la loro scuola”.
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