Una cascata di tappi per aiutare centinaia di cani abbandonati in Sardegna. È l’iniziativa di Susanna Mosconi, imprenditrice segratese con il cuore in Sardegna, dove ha un legame speciale con una “casa” per cani abbandonati, il Rifugio dei Fratelli Minori di Olbia. «Quando vado in vacanza passo più tempo lì che in spiaggia», sorride la titolare di “Zibor”, cesteria e negozio di piante. Amici quattrozampe che non dimentica quando torna a casa. «In Sardegna è molto difficile portare avanti il canile, non ci sono tutte le adozioni che ci sono qui e ci sono molti più abbandoni, e pochi fondi per mantenere la struttura…».
E allora nel capannone di via Miglioli, sede della cesteria di Susanna, come formiche operose molti segratesi danno una mano donando oggetti e attrezzature per il canile: «Dalle coperte, ai detersivi e alle scope… davvero di tutto, perché serve di tutto!». Una volta raccolto il materiale bisogna però spedirlo in Sardegna, operazione non certo a buon mercato.
«Ecco allora che mi è venuta l’idea dei tappi – spiega la Mosconi – li raccolgo tutto l’anno, poi li vendo a una società che tratta plastica e con il ricavato pago il trasporto dei bancali sull’isola». Un sistema ingegnoso, certosino ed… ecologico, che negli anni sta dando i suoi frutti. «In tre mesi abbiamo raccolto 750 kg di tappi – racconta – che hanno fruttato 135 euro. Certo non è moltissimo, ma è un aiuto in più». In un momento in cui, causa Covid, sono tra l’altro sospese le altre raccolte di tappi in città, ad esempio quella di Aido che aveva portato la grande bottiglia solidale di fianco al Comune, è ancora più interessante sapere dell’iniziativa di Susanna, questa invece sempre in corso.
Chiunque volesse contribuire alla causa animalista può portare i tappi (solo di plastica) in via Miglioli 15 o alla lavanderia di Rovagnasco in via Monzese 48.
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