Una “stanza degli abbracci” alla Residenza per Anziani

Nella struttura gonfiabile posta all'esterno della RSA gli anziani possono abbracciare i propri cari

Un tunnel gonfiabile dotato di una parete trasparente isolante, completa di manicotti, per permettere il contatto fisico in totale sicurezza tra gli ospiti della residenza per anziani e i loro cari, senza rischi di contagio. È stata installata e inaugurata venerdì 26 marzo, la “stanza degli abbracci” donata dalla lega Spi-Cgil di Segrate-Pioltello alla Rsa San Rocco, struttura che fa capo al Gruppo Anni Azzurri. Una testimoninaza di affetto e vicinanza del sindacato pensionati ai nostri “nonni” ormai da lungo tempo tenuti a distanza dai propri famigliari a causa della pandemia.

La Residenza San Rocco è ormai da diverse settimane Covid free (non si registrano cioè casi di positività al virus al suo interno) e tutti gli ospiti e gli operatori sanitari che lì lavorano sono stati inoltre vaccinati, ma la guardia resta comunque alta per evitare ogni possibilità di un ritorno del Covid tra le mura di via Monviso.

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«Spi-Cgil ha avviato una campagna di donazioni di “stanze degli abbracci” per le Rsa (n.d.r. la prima è stata consegnata a Vimodrone) e abbiamo pensato che sarebbe stato bello portarla anche a Segrate – dice Angelo Golin, responsabile del sindacato in città. Mi ha molto commosso una donna che dopo aver abbracciato di nuovo la sua mamma, seppure attraverso il divisorio e i manicotti di sicurezza, è uscita dicendo “mi è sembrato di tornare bambina”… siamo felici di poter dare questo contributo».

«Questo bellissimo gesto rappresenta per noi un ulteriore segnale di speranza e di riavvicinamento alla normalità – ha detto il direttore della Rsa Anni Azzurri San Rocco, Andrea Giuliani. Grazie a questa donazione, la stanza degli abbracci permetterà a breve ai nostri ospiti di riabbracciare i loro familiari in totale sicurezza. In aggiunta alla campagna vaccinale che nella nostra struttura ha riguardato la quasi totalità di ospiti e operatori, compiamo un ulteriore passo per tornare a dare serenità ai nostri ospiti e ai loro cari».

«E’ davvero un momento di grande commozione, vedere come tutto lo SPI si stia mobilitando per dimostrare la vicinanza ai nostri anziani. Lo SPI, tutto insieme, sta facendo il massimo sforzo possibile…ora servirebbe l’intervento delle istituzioni e di chi gestisce le RSA nella nostra Regione» ha commentato Federica Trapletti, Segretario dello SPI regionale

«SANITÀ TERRITORIALE, SERVE UN CAMBIAMENTO»

Non finisce qui l’impegno delle leghe Spi-Cgil della Martesana sul fronte dell’emergenza Covid. Il sindacato pensionati ha infatti organizzato, su un territorio che va da Trezzo fino a Milano, una raffica di iniziative di informazione per accendere i riflettori sull’emergenza legata alle difficoltà della sanità territoriale messe in evidenza dalla pandemia. «Il varo della zona rossa ci ha costretti a un rinvio degli appuntamenti, ma appena sarà possibile ci saremo nei mercati, con gazebo e anche attraverso incontri, sia online sia in presenza – promette Golin – ciò che è successo sul territorio è vergognoso, a partire dalla mancanza di presidi sanitari per evitare l’intasamento dei pronti soccorso. A Segrate esiste un intero edificio, l’ex Asl di Rovagnasco, che invece di essere attivo e pieno di medici è addirittura stato chiuso. 51 sindaci hanno chiesto una revisione della Legge 23 che ha riformato il sistema sanitario regionale: siamo con loro per chiedere che venga aperta una discussione per rivedere quelle scelte e potenziare la sanità territoriale lombarda». 

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