Festa della Liberazione, un altro 25 Aprile “a distanza”: in piazza solo sindaco e Anpi

La celebrazione dello scorso anno, a porte chiuse, presso il Monumento ai Partigiani di Aldo Rossi, in Largo Carabinieri d'Italia

Sarà un 25 Aprile diverso, per il secondo anno consecutivo, quello che verrà celebrato a Segrate domenica. La Festa di Liberazione, tradizionale occasione di incontro e partecipazione, si svolgerà infatti “a porte chiuse” a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19.  In piazza, alle ore 11, ci saranno soltanto il sindaco Paolo Micheli insieme con il presidente di Anpi Segrate, Fernando Cristofori, e una delegazione dell’Associazione combattenti e reduci di Segrate.

La cerimonia si terrà in Largo Carabinieri d’Italia, come l’anno scorso, presso il monumento ai Partigiani di Aldo Rossi (dove dal 2019 si è “spostata” la cerimonia), e sarà accompagnata dal duo musicale composto da Giulia Gambaro e Marco Tencati Corino. I cittadini potranno seguire la celebrazione in diretta social sulla pagina Facebook del Comune di Segrate. Anche per quest’anno dunque è rinviato il tradizionale corteo che dal cimitero, luogo dove è sepolto il partigiano segratese Arcide Cristei, ucciso a 19 anni dai nazifascisti e al quale è dedicata una via della città, si snodava fino a piazza della Repubblica al Monumento ai Caduti e poi al monumento di Aldo Rossi.

Un’iniziativa per celebrare la Festa della Liberazione è stata organizzata anche dal centro sociale Baraonda: alcuni attivisti infatti, domenica 25 Aprile, renderanno omaggio a Giorgio Visintin presso il cippo a lui dedicato in via Amendola presso l’edificio che ospita il CPS, dove un murales raffigura il volto del partigiano conosciuto con i nomi di battaglia di “Lupo” o “Tempesta”, segratese, fondatore della sezione Anpi di Segrate e grande protagonista della Resistenza, scomparso nel 2014. 

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