Sono dieci (cinque del 2021 e cinque del 2020) i segratesi benemeriti che hannno ricevuto l’Ape d’Oro durante la cerimonia di domenica 12 settembre presso il Centroparco, in occasione della Festa cittadina.
Partiamo dal fondo, da chi è stato premiato per ultimo – secondo la scaletta della giornata – in una ovazione di gioia e commozione: un’associazione che ormai è un punto di riferimento importante per la città, quei Ragazzi di Robin che coinvolgono, conquistano con quell’entusiasmo puro e contagioso che li contraddistingue in ogni loro iniziativa, dalla pulizia della città a tutto il resto.
Tra i prescelti 2021 c’è anche una coppia, quella dei custodi della Residenza Spiga di Milano2, i coniugi Torsello, Donato e Cristina. Rappresentano un punto di riferimento per i condomini, che possono sempre contare sulla loro disponibilità che spesso trascende in vera e propria cura, in un tempo nel quale troppo spesso è l’indifferenza a farla da padrona.
Clotilde Camerata è la presidentessa di AVO Segrate, l’associazione dei volontari ospedalieri che, dopo essere rimasti fuori dai nosocomi durante la fase più dura della pandemia, sono tornati a essere protagonisti in occasione della campagna vaccinale, prestando servizio nei vari centri e sopprattutto all’interno dell’hub di Novegro.
Ezio Cavazzini è stato premiato soprattutto per la sua opera meritoria in Benin, dove ormai da 10 anni fornisce cure dentistiche a una delle popolazioni più povere del Pianeta. Una solidarietà, quella di Cavazzini, che non si limiti alla sua sfera professionale: è anche un appassionato di due ruote e con un gruppo di amici motociclisti è protagonista di altre iniziative benefiche.
Infine, Lorenzo Dagna, quinta ape 2021, primario di Immunologia al San Raffaele. È stato coordinatore dello studio clinico che ha dimostrato l’efficacia di una molecola utilizzata attualmente per curare l’artrite reumatoide, capace di spegnere l’eccessiva risposta immunitaria che si attiva nelle forme gravi di Covid-19. Una battaglia a tutto campo quella di Dagna contro il virus, tra le corsie del San Raffaele nei reparti di rianimazione e nei laboratori di ricerca per rintracciare ipotesi di cura.
Cinque Api d’Oro diverse l’una dall’altra, che abbracciano un ampio spettro di contributi al bene comune, ancora in parte legati alla pandemia non del tutto alle spalle, così come è successo per le api 2020, premiati nella stessa giornata essendo saltata l’edizione dell’anno prima. Sul palco dunque anche i benemeriti 2020: i medici di base segratesi, Giancarlo Sella, Fausta Fraschini, Enzo Migliorati e i familiari del compianto mister Pino Massa.
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