Chiude la discarica, il Comune pensa a un “piano B”

I cassoni della piattaforma di via Rugacesio che verranno dotati di copertura anti-pioggia

Da fine mese giù la sbarra alla piattaforma ecologica. Per quattro mesi occorrerà trovare una alternativa.

La piattaforma ecologica di Segrate chiude a tempo determinato  per interventi di riqualificazione e messa a norma. I cancelli della ricicleria di via Rugacesio saranno sbarrati a partire da fine febbraio – la data ufficiale non è stata ancora comunicata dall’amministrazione comunale – e l’impianto resterà chiuso per almeno quattro mesi, il tempo necessario per concludere le opere.

COSA C’E’ DA FARE

«I cantieri riguardano la copertura dei cassoni di raccolta dei vari materiali e il rifacimento della pavimentazione e dei relativi tracciati di scarico, lavoriamo affinché si protraggano per il minor tempo possibile e per riaprire rapidamente la struttura ai cittadini», spiega Damiano Dalerba, assessore all’Ambiente. Si tratta di un’operazione non più prorogabile, sottolinea via 1° Maggio, richiesta da Città metropolitana per sanare le problematiche relative alla possibile fuoriuscita dai cassoni per il conferimento dei vari materiali – oggi privi di tettoia – di acqua piovana entrata in contatto con i rifiuti.

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CHI FINANZIA I LAVORI

L’intervento, del valore di circa 500mila euro, è a carico del Comune di Segrate che è proprietario dell’impianto aperto nel 2000 e gestito oggi da Amsa, azienda che si è aggiudicata l’appalato per i servizi di igiene urbana. Tra cui quello molto importante fornito attraverso la piattaforma ecologica, che fa la sua parte nella gestione delle oltre 19mila tonnellate di rifiuti prodotte ogni anno in città. E diventata anche un’abitudine ormai per i cittadini segratesi che qui si recano per smaltire in modo veloce e sopratutto corretto ingombranti, legno, oli, toner, sfalci, ferro, batterie e tutte quelle tipologie di rifiuti che non possono essere gettate nei contenitori condominiali della raccolta differenziata.

DOVE SI DOVRA’ ANDARE

Per dare continuità al servizio durante i lunghi mesi di chiusura ormai alle porte, l’amministrazione comunale sta studiando un “piano B”. E sono diverse le possibilli soluzioni sul tavolo.  La prima è quella di appoggiarsi temporaneamente a una delle piattaforme ecologiche dei Comuni vicini gestite dallo stesso operatore titolare del servizio a Segrate, e cioè Amsa (le riciclerie sono infatti aperte soltanto ai residenti dei rispettivi Comuni). Mentre da Milano sarebbero però già arrivati dei “no” a causa della dimensione troppo ridotta dell’impianto di via Corelli e delle problematiche legate alla viabilità per quello di via Olgettina, entrambi al confine con Segrate, si sta lavorando a un possibile accordo con il Comune di Pioltello che a inizio 2020 ha realizzato e aperto un nuovo centro di raccolta in via Sondrio. «Abbiamo chiesto aiuto a Pioltello per consentire ai segratesi di  recarsi presso la loro piattaforma ecologica, questo consentirebbe di ridurre i disagi nel periodo di chiusura dell’impianto di via Rugacesio». Ma se al momento la proposta è in fase di valutazione tecnica dopo il primo contatto politico tra le amministrazioni, si studiano anche altre opzioni. Tra queste, l’aumento dei passaggi del CAM (Centro ambientale mobile) nei quartieri per la raccolta di piccoli elettrodomestici, oli, toner e altri materiali di dimensioni ridotte e il potenziamento del ritiro a domicilio gratuito degli ingombranti, servizio già ora attivabile con prenotazione sul sito di Amsa. 

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