A lezione con la leggenda del tennistavolo: “Ma non chiamatelo ping pong”

La campionessa mondiale Rita Pogosova durante un allenamento e in una foto storica con le medaglie vinte

Rita Pogosova, campionessa olimpica con l’Unione Sovietica, insegna in una palestra di Segrate.

Ha 73 anni, ma quando la vedi muoversi intorno al tavolo da gioco con in mano la racchetta pensi che sia arrivata da un altro pianeta. Veloce e scattante come un felino, Rita Pogosova è una degli allenatori della Milano Table Tennis Academy e insegna tre volte la settimana nella palestra Hangar di via Mattei a Segrate. Rita pratica questo sport – il tennistavolo (scritto proprio così, tutto attaccato, guai a chiamarlo ping pong!) – da 65 anni e, secondo lei, è semplicemente questo il segreto della sua invidiabile agilità.

«Ho iniziato a giocare a 9 anni  in Armenia – racconta – e non mi sono mai fermata, ho passato una vita nello sport».  A 20 anni, nel 1969, Rita ha vinto i campionti del mondo con la squadra femminile dell’Unione Sovietica e l’anno dopo si è aggiudicata anche la medaglia d’oro ai campionati europei.  Da più di 20 anni vive in Italia, ha due figli che giocano a tennistavolo (la figlia è star della serie A2) e ora ha messo la sua esperienza al servizio di questa nuova realtà sportiva milanese con base anche a Segrate. 

«La nostra accademia è nata nel 2020 – spiega Lidia Rodichkina, che ha fondato la Milano Table Tennis Academy con il compagno Stefan Stefanov. Siamo entrambi allenatori professionisti con molta esperienza alle spalle. Il mio compagno è stato atleta della nazionale bulgara e coach della nazionale italiana juniores, io allenatrice della squadra allievi nazionale russa. Vorremmo far crescere il settore agonistico di questo sport che in Italia è ancora considerato da molti un semplice passatempo, un hobby, quando invece è una disciplina olimpica dal 1988». 

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Attualmente l’accademia, che lavora in altre due palestre del milanese oltre a Segrate, ha 50 tesserati che praticano a livello agonistico: alcuni di loro hanno già portato a casa buoni risultati nelle competizioni regionali, nonostante siano “alle prime armi”. «C’è una grande potenzialità in Italia – ribadisce Lidia – bisognerebbe però che ci si avvicinasse a questo sport  da piccoli, l’ideale è iniziare a 6-7 anni per poter avere i migliori risultati». Nella palestra di via Mattei sono diventati via via sempre di più gli appassionati di colpi e ribattute, di tutte le età, che qui trovano finalmente una “casa”. «Abbiamo deciso di puntare su questa disciplina perché vogliamo che la nostra palestra diventi sempre di più un riferimento per tutti gli sport con la racchetta – spiega Mauro Distasi, titolare di Hangar Segrate – abbiamo i campi da tennis e a breve apriremo anche nuovi spazi dedicati al padel. Con il tennistavolo volevamo chiudere il cerchio…».

Cinque i tavoli a disposizione degli appassionati, di tutte le età. «E’ davvero uno sport per tutti – sottolinea Rodichkina – uomini, donne, bambini, adulti e anche persone disabili. Non ci sono limiti e può davvero regalare grandi soddisfazioni». E, a giudicare dall’esempio di Rita,  può essere anche un  formidabile… elisir di giovinezza.

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