Finito lo stato di emergenza, il Comprensorio ha comunicato ai bar che dovranno togliere tavoli e sedie dagli spazi esterni ai locali come previsto dal regolamento del quartiere. I residenti però lanciano una raccolta firme per mantenerli
È iniziato il countdown. Tra meno di una settimana non ci saranno più tavolini lungo le passeggiate di Milano2. O almeno, così dovrebbe essere, visto che, finito lo stato di emergenza il 31 marzo, il Comprensorio ha prontamente comunicato ai bar che si torna alle regole pre-Covid, quindi niente colazioni o aperitivi seduti fuori dai locali del quartiere. Giusto qualche giorno per “sgomberare”, il divieto scatterebbe da venerdì 8 aprile. Il condizionale però è d’obbligo visto che, non appena la fatidica lettera è stata recapitata, un gruppo di residenti si è subito mosso per “salvare” i tavolini, con l’appoggio degli esercenti.
La petizione è già arrivata in tutte le portinerie delle Residenze di Milano2, oltre che negli stessi esercizi commerciali, e chiede al Comprensorio di “prorogare il permesso di posizionare i tavolini all’esterno dei bar di Milano2, fino a che non sarà indetta una regolare riunione comprensoriale che preveda anche il voto su questa specifica problematica”.
Perché il punto della questione è sempre lo stesso: il regolamento comprensoriale, redatto alla nascita di Milano2, che vieta di “occupare in qualsiasi modo, anche temporaneamente, con materiali o suppellettili tutti i luoghi di uso comune”, quindi anche le passeggiate delle Residenze, di pertinenza comprensoriale. Già negli anni precedenti erano state portate aventi diverse battaglie per modificare questa parte del regolamento, ma senza successo. L’unica eccezione è arrivata con la pandemia, nel giugno 2020, quando il Comprensorio ha concesso di posizionare fuori dai locali i tavolini, ma con regole comunque stringenti: 4 tavolini, ognuno con 2 sedie e solo fino alle 19.30.
Una novità a cui i residenti, oggi, non vorrebbero rinunciare, soprattutto con la bella stagione alle porte. “La maggior parte dei residenti ha apprezzato questa soluzione – commenta Antonello Rossi, uno dei promotori della raccolta firme – ed è dispiaciuta per la decisione del comprensorio di revocare il permesso. Con questa raccolta firme vorremmo sensibilizzare la nostra amministrazione e portarla a prorogare questi permessi. Pochi tavolini rendono già più vivace e piacevole il nostro quartiere. Purtroppo Milano2 è condizionata da un regolamento vecchio di 50 anni. Speriamo si possa presto veder convocata un’assemblea che consenta di modificare alcuni punti del regolamento comprensoriale, ormai anacronistico”.
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