Ripulita dai volontari la zona industriale Marconi dove è stato ritrovato di tutto.
Sette quintali di rifiuti di ogni genere, dai più… abituali a quelli stravaganti. Questo è il bilancio della seconda raccolta segratese organizzata da “Plastic Free”, stavolta in occasione del week-end nazionale dell’associazione che ha coinvolto, tra sabato 9 e domenica 10 aprile, circa 300 città italiane. Qui da noi l’iniziativa si è svolta nel pomeriggio di domenica, con ritrovo alle 14.30 presso il centro sociale Baraonda.
«Eravamo una settantina, tra adulti e bambini – racconta Elena Cassaghi, referente segratese di “Plasti Free” – e l’evento si è concluso a Cascina Commenda, dove è stata organizzata una sorta di pizzata per concludere in modo conviviale la giornata di lavoro. Abbiamo percorso via Fermi e via Archimede, passando in rassegna gran parte della zona industriale Marconi. E’ stata una bella iniziativa, con il consueto entusiasmo da parte dei più piccoli e la presenza dell’assessore Damiano Dalerba, che ha potuto constatare con i propri occhi le condizioni dell’area». E a proposito dell’esito di questa raccolta, Cassaghi ha scelto di pubblicare sui social un collage del materiale rintracciato a bordo strada. «Soprattutto in via Archimede abbiamo trovato di tutto – spiega – perfino un cartello con la scritta “Prenotati – Non prenotati”, che presumibilmente si riferiva ai tamponi o ai vaccini. Ma oltre alle “classiche” bottigliette, ai fazzoletti e alle mascherine, ci siamo trovati di fronte a copertoni, valigie, calcinacci, ma anche teloni di plastica ormai inglobati nella natura: per rimuoverli è servito lo sforzo di una decina di persone e anche l’utilizzo di forbici per… strapparli alle fronde». Cassaghi poi vuole sottolineare l’efficenza degli uffici comunali competenti, guidati da Mauro Bossi. «L’ho contattato a tarda sera, comunicandogli i punti nei quali avevamo sistemato i cumuli di rifiuti rimossi – dice la portavoce dell’associazione in città – e la mattina dopo Amsa aveva già provveduto a ritirare il tutto».
Dopo l’esordio di ottobre, anche il bis di “Plastic Free” ha riscosso il successo sperato e quindi… non c’è due senza tre. «Ovviamente sì – conferma Cassaghi – ma dobbiamo individuare la prossima zona da ripulire, facendo sopralluoghi e trovando uno scenario non pericoloso e con tipologie di rifiuti consone a una platea che prevede tanti bambini». Ma si tornerà presto in strada, questo è sicuro.
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