“Raffamun”, le Nazioni Unite al Liceo San Raffaele (e si parla solo inglese)

Gli studenti del Liceo San Raffaele durante la simulazione di una sessione ONU

Si è tenuta nei giorni scorsi al Liceo San Raffaele l’iniziativa Model United Nation, la simulazione che ha visto 80 studenti, in veste di delegati ONU, confrontarsi su temi di politica estera

Gli studenti del Liceo San Raffaele delegati delle Nazioni Unite. Si è svolta la scorsa settimana la seconda edizione di Raffamun, il progetto internazionale che prevede una vera e propria simulazione dell’assemblea dell’ONU, conclusasi con l’approvazione di tre risoluzioni elaborate dopo tre giorni di lavoro in altrettante commissioni. Sono stati ottanta gli studenti delle classi terze, quarte e quinte, coinvolti all’iniziativa Model United Nation – da cui il nome “personalizzato” dall’istituto – guidati da un pool di ex studenti che avevano partecipato negli anni scorsi. Ciascuno di loro, così come definito dalle linee guida del progetto, è stato incaricato di rappresentare uno specifico Paese del mondo, così come avviene nell’assemblea ONU di New York. Dalla Francia agli Stati Uniti fino ad arrivare ai più piccoli. Con un ulteriore elemento di realismo: tutto il dibattito si è tenuto infatti in lingua inglese, in abiti formali e con il supporto dei colleghi delle classi prime e seconde che hanno svolto le funzioni di assistenti o di giornalisti incaricati di seguire i lavori.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Gli studenti si sono confrontati su tre diversi temi di politica estera e diplomazia: la gestione della pandemia nei Paesi in via di sviluppo, che non hanno sufficienti risorse per acquistare le dosi di vaccino necessarie, né hanno la necessaria struttura e logistica e l’organizzazione per coordinare le campagne vaccinali; l’indipendenza energetica delle «Small Islands Developing States», un gruppo di 38 Paesi che riunisce piccole realtà insulari di tutto il mondo che risentono dei cambiamenti climatici; la questione mediorientale, con analisi e proposte per la soluzione delle tensioni e i conflitti che ancora lacerano la regione. Su ciascuno di questi argomenti le commissioni hanno elaborato delle risoluzioni che sono state portate in votazione nell’ultima giornata di sessione che si è svolta presso l’auditorium della vicina università, alla presenza di genitori e ospiti tra cui il sindaco Paolo Micheli, in rappresentanza del Comune di Segrate che ha patrocinato l’evento. Sciolta l’assemblea, i migliori relatori di ogni commissione, scelti degli ex studenti, sono stati infine premiati con  sei biciclette messe in palio dall’azienda segratese “La Lombarda”, sponsor dell’iniziativa.  

Be the first to comment on "“Raffamun”, le Nazioni Unite al Liceo San Raffaele (e si parla solo inglese)"

Rispondi