Segrate celebra il suo santo patrono, San Rocco. E dopo due anni di stop a causa Covid, la parrocchia di Santo Stefano chiama a raccolta i fedeli delle sette chiese cittadine per tornare a celebrare insieme l’appuntamento. Come da tradizione, la ricorrenza fa i conti con il calendario: il santo è infatti ricordato il 16 agosto, quando la città è svuotata dalle ferie estive. La Festa di San Rocco è allora fissata tradizionalmente per la seconda domenica di settembre, con un fitto programma di iniziative non solo religiose che partirà il 4 settembre e si concluderà nel fine settimana in concomitanza con la Festa cittadina organizzata dall’amministrazione comunale.
Il saluto a don Gabriele Catelli
La festa patronale sarà quest’anno anche l’occasione per salutare don Gabriele Catelli, che dopo otto anni di servizio presso la parrocchia di Segrate Centro si trasferirà a Castano Primo con un nuovo incarico affidatogli dalla Diocesi. Sabato 10 e domenica 11 settembre spazio quindi a diversi momenti dedicati al sacerdote – che culmineranno con il pranzo in oratorio dopo la messa di domenica – con l’abbraccio della comunità che ha accompagnato per molti anni come vicario parrocchiale occupandosi in particolare delle attività dei giovani e dell’oratorio, il più grande della città. Con la sua partenza il testimone passerà a don Mauro Ambrosetti, il giovane prete arrivata a luglio in città per aiutare don Norberto nella gestione delle parrocchie di Segrate Centro, San Felice e Novegro.
Domenica 4 settembre la processione dalla chiesetta del cimitero
«È la prima volta che partecipo alla festa di san Rocco in forma “normale” – commenta il prevosto segratese don Norberto Brigatti – per la pandemia nel 2020 la festa fu sospesa e lo scorso anno abbiamo organizzato qualche semplice momento. Da quest’anno si spera che la “normalità” faccia risaltare meglio l’importanza di questi giorni per le nostre parrocchie ma anche per il tessuto civico della nostra città». Il programma inizierà domenica 4 settembre alla chiesetta del cimitero, dedicata a san Rocco, figura molto popolare sia al nord che al sud d’Italia. «È bello che il cimitero, con quella chiesetta, sia punto di riferimento per una città che, certamente, si è sviluppata e si sta ancora sviluppando in questi anni: lì ci sono le radici fatte da uomini e donne venuti prima di noi», riflette don Norberto.
Il programma completo della festa patronale sul sito della Parrocchia Santo Stefano.
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