Scuola, tornati sui banchi 3.662 studenti. Mancano ancora docenti

Bambini all'ingresso della scuola Rodari (foto archivio)

Si chiude la prima settimana di scuola, per molti studenti ancora a tempo ridotto. Ecco i numeri della popolazione studentesca segratese.

I primi a tornare in classe sono stati i bambini della scuola dell’Infanzia. Per loro la campanella è suonata il 5 settembre. A seguire sono rientrati i ragazzi di alcune secondarie e da lunedì 12 tutti gli alunni segratesi sono tornati sui banchi.

TUTTO (QUASI) COME PRIMA

Banchi finalmente non più distanzati, visto che, terminato lo stato di emergenza, sono decadute le disposizioni anti-Covid che hanno regolato la vita scolastica negli ultimi due anni. Scomparse le mascherine, quest’anno il rientro è stato nel segno della normalità, anche se restano in vigore alcune “buone pratiche” acquisite durante la pandemia. Nei plessi che lo consentono si è scelto di far entrare e uscire i bambini direttamente dalle classi e non dall’ingresso comune come era prima del 2020, così come si insiste, in tutti i regolamenti scolastici, sulla costante aerazione delle aule e sull’opportunità di privilegiare gli spazi esterni, comportamenti non sempre abituali prima del Covid. Tornano in presenza anche le riunioni genitori-docenti, ma anche in questo caso si mantiene ciò che “di buono” hanno insegnato i due anni passati:  nei colloqui individuali si mantiene la formula a distanza, che consente più facilmente ad entrambi i genitori di partecipare. Insomma ritorno ad una situazione pre-pandemia, ma con qualche accorgimento in più e l’occhio vigile a ciò che succede. Aule sgombre ad esempio per permettere di distanziare i banchi in caso di peggioramento della situazione epidemiologica.

NUMERI DEGLI ALUNNI IN CALO

Ma quanti sono i giovani segratesi a tornare su quei banchi? Esattamente  3.662, divisi tra infanzia (735), primaria (1.636) e secondaria (1.291). Scorrendo i dati si nota che il plesso più “popoloso” del nostro comune è la Leopardi con 496 alunni, seguito da un’altra secondaria, la Sabin di Milano2, con 463 iscritti. Il plesso più frequentato tra le primarie è la Rodari di Milano2 (413 alunni) e tra le scuole d’infanzia il Girasole di via XXV Aprile (196). In generale rispetto allo scorso anno scolastico si registra una classe in meno  (45 classi rispetto a 44) e 94 alunni in meno (da 3756 alunni a 3662). Guardando i dati pre-pandemia si nota un calo di ben 300 studenti. Tre anni fa erano quasi 4mila, oggi poco più di 3.600. Le riduzioni si sono avute principalmente a Milano Due e in misura minore a S.Felice e Novegro. Stabile Segrate Centro e Rovagnasco. Il calo degli studenti in realtà riguarda tutta Italia e , secondo quanto riferito dal Ministro Bianchi, si prevede continuerà anche negli anni a venire.

MANCANO I DOCENTI

Il primo giorno ha portato, per molte famiglie, l’amara sorpresa di non trovare i docenti in cattedra. Situazione che ha portato alcuni istituti a dover rivedere i propri piani orari. «Dato che fino a giovedì 9 settembre non avevamo notizie certe dall’ufficio scolastico che si occupa della nomine – spiega Alfredo Scaccianoce,  dirigente dell’Istituto Schweitzer – abbiamo dovuto emanare una circolare in cui modificavamo l’orario della prima settimana». Giovedì 15 e venerdì 16 settembre uscita anticipata dalle 16.30 alle 14.30, con buona pace dei genitori.  «Venerdì sera sono poi arrivate dall’uffico scolastico una pioggia di comunicazioni e ora stiamo procedendo alle assegnazioni – continua – ci mancano però ancora cinque docenti di sostegno. Stiamo facendo del nostro meglio per ripartire al più presto con il tempo pieno».

 

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