Giorno della memoria, il nuovo “Giro” di Bartali passa anche da Segrate

Gino Bartali eroe silenziosoUna scena dello spettacolo "Gino Bartali, eroe silenzioso"

Nel Giorno della Memoria, al Toscanini in scena lo spettacolo sul campione eroe che salvò tanti ebrei

Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, per i segratesi sarà una pedalata in sua compagnia. Sul palco del Toscanini, a Cascina Commenda (ore 21.00), andrà in scena “Gino Bartali, eroe silenzioso”, uno spettacolo che negli ultimi anni ha sdoganato le 200 repliche. «Comincia un nuovo Giro d’Italia per Bartali – spiega Alessandro Bontempi – e una tappa toccherà Segrate. Gino torna a pedalare, stavolta sulle strade della cultura».

Per il suo aiuto ai perseguitati è stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”

Quando si alzava sui pedali scriveva poesie, ma la grandezza di Gino Bartali era giù dalla sella, coi piedi ben piantati in un mondo che ha vissuto e cambiato a modo suo. La foto da copertina della vita di Ginettaccio nostro è quella che lo ritrae alle spalle di Fausto Coppi, avversario e mai nemico, con quella borraccia a passar di mano a rendere lo scatto immortale. Ma Gino Bartali di staffette ne ha portate a termine altre, quelle per far arrivare ai cittadini ebrei i documenti falsi che li avrebbero sottratti all’Olocausto: nel manubrio, nella sella, nascosti e protetti durante gli allenamenti e le perquisizioni. Un impegno che nel 2013 ha reso il campione “Giusto tra le Nazioni”, riconoscimento per i non ebrei che hanno aiutato i perseguitati.

Gino Bartali, un eroe popolare

Quel ciclista che per l’Italia ha significato tanto, un eroismo che sapeva di pace sociale, di unione popolare in quel trionfo al Tour de France del 1948, mentre si vivevano le tensioni per l’attentato a Togliatti e la ricerca di una strada che fosse di tutti. Quell’uomo grande che prima aveva salvato vite, senza raccontarlo a nessuno per 70 anni buoni. A raccontarlo è la regia di Carmen Pellegrinelli, che ben mette in scena quella frase di Ginettaccio a fine corsa, che è un po’ la sintesi di tutta la storia: “Il bene lo si deve fare ma non lo si deve dire, che se lo dici si sciupa” .

La Commenda protagonista del Giorno della Memoria, la Commenda che ha chiuso il 2022 con un sold-out e ha aperto quest’anno con un altro successo. La Commenda che si appresta a vivere altre settimane a sipario aperto. Venerdì 20 gennaio sul palco è salita sul palco la poesia di Fabrizio De Andrè, mentre l’11 e il 12 febbraio sarà la volta di “Nessuno”, con Alessandro Bontempi autore e attore di un testo che mette in scena le contraddizioni e le assurdità di una fantomatica città, Seprude, che ha a che fare con tutti noi.

Qui sopra, Gino Bartali durante una corsa. Oltre ai trionfi in bicicletta,
“Ginettaccio” trasportava documenti falsi per mettere al sicuro gli ebrei

Raccolta fondi per Emergency

Le due rappresentazioni saranno l’occasione per promuovere una raccolta fondi per Emergency. Sabato 25 febbraio torna in città Deborah Villa con il suo recital dal sottotitolo “20 anni di risate”. è già quasi un tutto esaurito per l’attrice nata a Pioltello e che a Segrate ha trovato una seconda casa, tanto che il giorno successivo terrà a battesimo il suo progetto di cabaret “interattivo”, con la possibilità per aspiranti comici di esibirsi sul palco nell’ultimo spezzone di serata.

Il teatro in mezzo al villaggio qui a Segrate, con un programma fitto e quella voglia di essere sprone o almeno parte di un percorso di cittadinanza attiva e consapevole. Partendo da quella bici “farcita” di carte, da quelle pedalate ruvide e dolci del Ginettaccio, da quel manubrio sempre dritto come la morale. Da un toscanaccio un po’ burbero e tanto eroe.

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