Pochi iscritti, doposcuola in stand-by: “Un disagio”

Alla scuola primaria di Redecesio non è partito il servizio che garantisce assistenza prima e dopo l’orario scolastico, mettendo in difficoltà che lo richiedeva.

Niente pre e doposcuola, almeno per ora, alla primaria “Merini” di Redecesio dove, secondo quanto comunicato ai genitori, non è stato raggiunto il numero minimo di iscritti per far partire il servizio. Una preoccupazione per le famiglie che facevano affidamento sulla possibilità di portare i bambini prima a scuola (7.35-8.30) e lasciarli un’ora in più dopo il suono della campanella (16.30-17.30) per far fronte agli impegni lavorativi. Nonostante sia stata aperta una nuova finestra di iscrizioni a settembre, dei 171 alunni della Merini, solo una piccola percentuale ha richiesto il servizio.

«Ci è stato detto che gli studenti iscritti sono solo 12 – spiega Claudio Esposito, uno dei genitori interessati – ma per attivarlo ne servono almeno 15. Il Comune ha dunque mandato nuova comunicazione alle famiglie per chiedere se quelle già iscritte accettassero di pagare una quota maggiorata, ma abbiamo saputo che non tutti hanno risposto positivamente e quindi, secondo quanto mi ha riferito l’ufficio scuola, il servizio non dovrebbe partire… Questa situazione però crea, a noi che avevamo aderito all’offerta, un gran disagio…Dove troviamo adesso una babysitter? Tenendo conto che negli anni scorsi è sempre stato attivato, ci contavamo anche per quest’anno». 

«Siamo disposti a pagare di più per compensare il posti vacanti – sottolinea il genitore – vorremmo solo che ce ne offrissero la possibilità ricalibrando la ripartizione delle spese. Più passa il tempo però, peggio è – commenta – perchè alcune famiglie potrebbero organizzarsi diversamente e il numero potrebbe ancora scendere».

La tariffa richiesta per il servizio base (non maggiorato) varia in base all’ISEE, nella fascia massima per i residenti è pari a 90 euro al trimestre (105 per i non residenti).

«Per alcuni è molto difficile trovare alternative – spiega Esposito – e confidiamo che il Comune intervenga per risolvere al più presto la situazione».

 

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