Il progetto di controllo di vicinato del comitato “Le Voci del Villaggio”
Resta alta l’attenzione al Villaggio Ambrosiano per i furti in casa. E i residenti fanno la loro parte. Hanno sfiorato quota 500 le adesioni al progetto di controllo di vicinato lanciato lo scorso maggio dal “Comitato Le Voci del Villaggio”, uno dei tasselli del piano concertato con l’amministrazione comunale per contrastare il fenomeno insieme con un maggiore presidio delle forze dell’ordine e l’installazione – annunciata dal sindaco un paio di settimane fa – di 48 nuove telecamere per “blindare” gli accessi alla frazione.
«Abbiamo aperto quattro gruppi Whatsapp, uno per ciascuna zona del quartiere e cioè Monti, Fiori, Piante e Mulini – spiegano Maurizio Venturi, Gabriele Fusetti e Salvatore Stravalaci, referenti del comitato per quanto riguarda la sicurezza – nelle chat i partecipanti, moderati dai coordinatori, possono segnalare situazioni anomale che vengono prontamente inoltrare alla polizia locale e ai carabinieri con i quali c’è un filo diretto». Un’attività “digitale” affiancata sul campo da decine di cartelli che segnalano la presenza del controllo di vicinato, distribuiti dal comitato ed esposti fuori dalle abitazioni o affissi su pali stradali predisposti dal Comune.
Attive da maggio quattro chat, boom di iscritti. «Risultati incoraggianti. Telecamere? Mettiamo a disposizione i dati del nostro “monitoraggio”»
«I primi risultati sono incoraggianti, certo i furti ci sono sempre stati e ci saranno ancora ma dal quartiere è arrivato un segnale forte di coesione – continuano i referenti del comitato – oltre alla chat lavoriamo sulla prevenzione e sui comportamenti corretti insieme con la polizia locale e organizziamo iniziative specifiche come quella sulla difesa personale. Inoltre stiamo raccogliendo i dati sugli episodi di furti per predisporre una sorta di censimento da mettere a disposizione di istituzioni e forze dell’ordine». Che cosa dicono i numeri? «Nel 2023 c’è stato un aumento di furti, si tratta di un fenomeno che un tempo era circoscritto ai mesi estivi mentre ora purtroppo non conosce “stagionalità”… è chiaro che i cartelli sono solo dei deterrenti, ma il messaggio che sta dietro è importante: noi cittadini siamo attenti e c’è aiuto reciproco».
Quando il sindaco ha annunciato l’arrivo delle telecamere avete reagito in modo tiepido, sostenendo che non c’è stato confronto con voi. «Abbiamo preparato una nostra ipotesi di posizionamento basata sui dati che abbiamo raccolto tra i residenti, che includono anche i tentati furti – spiega il comitato – ad oggi non conosciamo il progetto definitivo, non siamo stati consultati anche se avevamo comunicato all’amministrazione di essere pronti a dare il nostro contributo. Ad esempio a nostro parere ci sono undici punti di accesso stradale e pedonale da proteggere, a partire da quello di via dell’Olmo dalla Cassanese… vedremo quali saranno state le scelte del Comune».
Intanto va avanti l’attività del comitato, che pensa già di fare il punto con iscritti (che sono 260) e non. «Vogliamo indire una seconda assemblea dopo quella di maggio – spiegano – siamo ancora in una fase di “test”, abbiamo distribuito dei piccoli manuali per il corretto uso delle chat ma è chiaro che è uno strumento da perfezionare. Siamo in contatto con l’Associazione nazionale controllo di vicinato che è anche venuta qui al Villaggio, ci dà consigli e ci ha fatto i complimenti per lo sviluppo di un progetto che speriamo possa essere anche “pilota” per altre zone di Segrate».
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