Soppressione linee 73 e 38, la protesta degli utenti dei bus segratesi in Consiglio comunale

Gli utenti delle due linee Atm soppresse hanno manifestato dentro e fuori dal municipio di via Primo Maggio

“Ridateci la 73 e la 38!”. Questa la richiesta degli utenti degli autobus soppressi dallo scorso luglio dopo l’apertura della stazione M4 di San Babila, protagonisti di una protesta andata in scena giovedì 23 novembre in Consiglio comunale a Segrate. L’occasione era la discussione in Aula di un’interrogazione presentata lo scorso 25 settembre dal capogruppo leghista Marco Carandina, che incalzava l’amministrazione comunale sulle azioni messe in campo per chiedere la riattivazione le due linee di trasporto pubblico eliminate da Atm nell’ambito del piano di riorganizzazione del servizio seguito all’entrata in esercizio della linea blu del metrò con capolinea all’aeroporto Linate.

La protesta dei cittadini in Consiglio comunale

Una trentina di cittadini, in particolare residenti di Novegro, si sono accomodati nello spazio riservato al pubblico dell’Aula Pieri, esibendo dei cartelli per denunciare i disagi subiti con il taglio della 38 – che ora ferma al centro sportivo Saini e non raggiunge più il quartiere segratese – e del 73 barrato che collegava San Felice al centro di Milano, ora raggiungibile solo con la M4. Una manifestazione che segue quelle già andate in scena nel capoluogo e una petizione per il ripristino dei due autobus che a San Felice e Novegro ha raccolto centinaia di adesioni.

La protesta in Consiglio comunale (Foto Alessandro Gasparini)

Vezzoni: «Abbiamo chiesto il ripristino della 73 e della 38»

«Abbiamo espresso perplessità e rammarico per l’eliminazione delle due linee ai tavoli preposti e insieme con l’amministrazione comunale di Peschiera Borromeo abbiamo inviato una lettera ufficiale all’assessore Arianna Censi per il reintegro delle linee o una revisione per favorire l’accesso ai mezzi di superficie, in particolare per gli utenti fragili – ha spiegato l’assessore ai Trasporti Giulia Vezzoni replicando all’interrogazione della Lega, annunciando l’intenzione di incaricare un ente specializzato per un’analisi del trasporto pubblico segratese. «Vogliamo valutare al meglio e se necessario razionalizzare il servizio attuale che costa al Comune 1,6 milioni di euro e, in accordo con l’Agenzia di Bacino, considerare anche l’introduzioni di nuove linee chiedendo un contributo a Regione, che non sta aiutando gli enti locali scaricando su di loro gli aumenti del costi senza assumersi le proprie responsabilità».

La Lega all’attacco: «Manca la volontà di battere i pugni con Milano»

«Il testo della lettera che avete inviato a Milano non l’abbiamo potuto leggere, non sappiamo che cosa contenga ma ci sembra più una “lettera a Babbo Natale” – ha risposto Carandina – con che faccia venite ora a dirci che la 73 e la 38 sono da ripristinare? Dove eravate prima e perché non siete andati alle manifestazioni al fianco dei cittadini? Segrate già paga per il prolungamento di 55, 924, 925 un totale di 135mila euro, si possono trovare anche i fondi necessari per Novegro ma ci vuole la volontà da parte del Comune di andare a battere i pugni sul tavolo con l’amministrazione comunale di Milano, ma andare a rompere le scatole al sindaco Sala a quanto pare non è permesso».

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