Milano2, Centro Direzionale a mollo: «11 milioni di litri d’acqua». Iniziata la bonifica

Autopompa mentre preleva l’acqua dal piano interrato del Centro Direzionale, completamente allagato

Autocisterne e gruppi elettrogeni già al lavoro per far ripartire le attività. Ma ci vorrà tempo.

L’acqua è ancora lì. Verdastra, immobile, implacabile. Ha invaso il piano interrato del Centro direzionale di Milano2 tra il 18 e il 19 maggio, dopo l’ennesimo temporale che ha fatto alzare in modo eccezionale la falda, e dal giorno seguente tutte le attività che si trovano nei sette palazzi del complesso si sono dovute fermare. La centrale energetica era ed è sott’acqua, così come tutti gli altri impianti che si trovano al piano -3. Chiusa la banca, gli uffici, i coworking e chiusa anche la sede distaccata dell’Università San Raffaele, il Campus che ospita oltre 3mila studenti. Una situazione molto delicata, che nei giorni non è migliorata: il livello dell’acqua non solo non è sceso, ma ha continuato a salire. Che cosa fare?

Le difficoltà per togliere l’acqua

«Abbiamo subito allertato la Protezione civile che è intervenuta con le idrovore, ma il problema è che l’acqua non può essere scaricata nelle fogne perché intaserebbe il sistema e perché andrebbe trattata per la presenza di sostanze inquinanti, anche se non pericolose – spiega l’amministratore del centro Fulvio Malaspina – e allo stesso modo non è possibile scaricarla nella roggia vicina, peraltro già satura. A questo punto abbiamo dovuto studiare un piano diverso, molto oneroso, di cui ci faremo totalmente carico». Si tratta di “asciugare” il terzo piano interrato, che secondo i primi calcoli effettuati dai tecnici potrebbe contenere al momento l’equivalente di quattro piscine olimpioniche. 

Partito il piano di bonifica

«Abbiamo stimato che ci siano circa 11mila metri cubi d’acqua, pari a 11milioni di litri – spiega Malaspina – gli impianti di smaltimento hanno una capacità di 1.000 metri cubi alla settimana, questo significa che se la situazione non migliora, ci vorranno quasi tre mesi. L’acqua verrà rimossa con autocisterne e smaltita e dopo questa fase si dovrà mettere mano agli impianti che saranno da sostituire dopo essere stati tutto questo tempo sott’acqua. Stiamo ragionando per spostare tutto al primo piano interrato per evitare che possa capitare di nuovo, anche se una cosa del genere non era mai accaduta in 50 anni che esiste il Centro direzionale di Milano2». Lunedì 10 giugno le prime cisterne si sono messe al lavoro prelevando l’acqua e portandola altrove.

Gruppi elettrogeni al lavoro

Nel frattempo si sta tamponando la situazione d’emergenza con l’utilizzo di gruppi elettrogeni esterni, posizionati nel parcheggio interrato. «Sono state alimentate le antenne sul tetto in modo che  il servizio di telefonia mobile tornasse regolare e vengono alimentate alcune attività che ad esempio necessitano di far ripartire i server aziendali», dice il manager. Al momento sul sito dell’Università del San Raffaele è indicato il termine del 14 giugno come proroga per le lezione online che hanno sostituito quelle in presenza nelle aule del Campus, mentre per le sessioni di esame sono indicate altre sedi dell’ateneo.

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