Via Cellini, petizione anti traffico: «Senso unico ci penalizza»

Nella foto, la “nuova” via Cellini dove sono in corso i lavori per il futuro tunnel di via Morandi tra il tratto blu e il tratto rosso della Cassanese Bis. La strada, ridotta ora a una corsia, è a senso unico verso via Modigliani

“Così non funziona, nelle ore di punta è il caos”, dicono oltre duecento residenti in merito al restringimento della strada tra la stazione e il centro trasformata dai cantieri della Cassanese Bis. Preoccupazione per il rientro a settembre

Un serpentone di auto nelle ore di punta del caldo di luglio che rischia di trasformarsi in “tempesta perfetta” al rientro dalle vacanze, tra i cantieri della Cassanese Bis che corrono tra il Centro e Rugacesio. A mettere nero su bianco lo scontento dei cittadini è una petizione, che ha già sfiorato in pochi giorni le 200 firme, lanciata dai residenti del Segrate Village, nell’epicentro del traffico che fatica a defluire dopo la riduzione a un senso di marcia di via Cellini, nodo importante dello scacchiare viabilistico della zona. “Chiediamo il ripristino del doppio senso, perché durante le ore di punta la deviazione forzata su via Morandi ne aumenta drasticamente il traffico già presente – si legge nel testo sulla piattaforma change.org – questo situazione non solo causa disagi a noi abitanti ma a tutti i cittadini che utilizzano queste strade”.

Un progetto del 2009

La partita però è tutt’altro che semplice, perché la trasformazione di via Cellini è solo un corollario di un progetto ben più ampio, di rilevanza sovralocale. Il dimezzamento del calibro della strada che dalla stazione arriva in Centro non è infatti un fulmine a ciel sereno, ma una previsione contenuta nell’accordo di programma per il centro commerciale dell’ex dogana e la sua strada (l’ex Viabilità speciale, ora Cassanese Bis) risalente addirittura al 2009. Una necessità progettuale derivante dalla creazione della nuova, ampia, ciclabile da una parte e dall’imbocco al futuro tunnel di via Morandi in fase di costruzione, che si scontrano con i limiti strutturali della via.

La bretella tra via Schifano e via Morandi

Giovedì 18 luglio era previsto un incontro tra il Comune di Segrate e i titolari dell’opera pubblica, Città metropolitana e Westifield. Sul tavolo, anche il dossier di via Cellini e le possibili contromisure per evitare il caos del traffico tra le vie di Segrate al rientro di settembre. Tra queste, l’idea già messa nero su bianco nel febbraio 2023 dalla giunta segratese – che aveva deliberato alcune proposte di modifica al progetto cristallizzato alla situazione di quindici anni fa – di un nuovo tratto stradale di raccordo tra via Schifano e via Morandi per bypassare il blocco all’altezza di via Cellini ristretta ora al senso di marcia verso il centro cittadino. Un peduncolo che, questa l’intenzione, dovrebbe tornare a smaltire i flussi di veicoli salvaguardando via Modigliani e scongiurando gli ingorghi attuali. Al momento, quel piano è ancora sulla carta e attende l’ok dell’ex provincia e dell’azienda franco-australiana, stazione appaltante dell’opera. 

«In questa fase siamo spettatori, ma sono fiducioso che lavorando insieme si possano trovare le migliori soluzioni – dice Francesco Di Chio, vicesindaco e assessore all’Urbanistica – il progetto non è modificabile da noi, ma abbiamo portato con largo anticipo istanze per alleggerire il traffico locale che erano accompagnate anche da una riduzione di opere accessorie ormai “vecchie” rispetto alle necessità della città e con forti oneri di manutenzione. Questa scelta aveva portato a una riduzione dell’esborso in un momento di forte difficoltà legata agli aumenti dei costi di costruzione e si proponeva un investimento su questo breve tratto stradale per noi importante». E la petizione dei cittadini? «Ne sono a conoscenza e condivido la loro preoccupazione – dice Di Chio – abbiamo cercato di muoverci con largo anticipo con la delibera di inizio 2023 e auspico che chi sta gestendo questa opera possa sostenere questa proposta».  Nel rebus c’è anche il fattore tempo, con in vista il rientro dalle ferie e i cantieri della Cassanese Bis che – questa la buona notizia – procedono spediti. «Una volta aperta la Cassanese Bis i flussi di traffico cambieranno liberando la zona oggi sofferente – sottolinea il vicesindaco – da parte nostra continueremo a sottoporre le nostre proposte di migliorie per il traffico locale».

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