Il Comune di Segrate ha presentato proposte di modifica alle opere accessorie e di mitigazione: tra le richieste una strada per limitare il traffico sulla via Modigliani
La bretella salva-via Modigliani, nuove piste ciclabili, un parco pubblico sopra la galleria di via Morandi, lo stop al cavalcavia ciclabile di via Don Sturzo. Sono alcune delle ipotesi di modifica al progetto del tratto rosso della Cassanese Bis, per quanto concerne le opere di mitigazione e accessorie alla strada vera e propria, quelle per intenderci che diventeranno a tutti gli effetti patrimonio comunale.
Il progetto, approvato dalla giunta la scorsa settimana, arriverà presto sul tavolo della segreteria tecnica dell’Accordo di programma, in attesa del via libera dei soggetti coinvolti a partire da Westfield, stazione appaltante dell’ultima parte della tangenziale segratese. «Si tratta di un aggiornamento del progetto originario ormai molto datato, che tiene conto delle nuove esigenze del Comune – spiega l’assessore al Territorio e ai Lavori pubblici Francesco Di Chio – l’obiettivo è di avere spazi e infrastrutture più funzionali e accessibili anche in un’ottica di ottimizzazione dei costi di manutenzione che saranno poi a carico dell’ente».
Tra le novità, la richiesta di un peduncolo di collegamento a doppio senso di marcia tra via Cellini e via Morandi prolungando via Schifano, intervento finora non previsto dal progetto esecutivo del “tratto rosso”. «Con questa bretella sarà possibile allontanare dall’abitato di Segrate Centro e in particolare dalla scuola di via Modigliani il traffico di attraversamento proveniente e diretto al ponte degli specchietti e verso Pioltello che altrimenti dovrebbe transitare tramite via Cellini», spiega l’assessore e vicesindaco.
Novità in vista anche per le piste ciclabili, con la richiesta di eliminare dal progetto il ponte ciclabile di via Don Sturzo sostituendolo con un percorso a raso per attraversare la Cassanese Bis da ovest a est verso Rugacesio. «Si tratta di un’opera complessa e dai pesanti costi di manutenzione, in un’area isolata e con un percorso tortuoso – continua Di Chio – riteniamo sia possibile sostituirla con una “direttissima” a sud della viabilità speciale, più semplice e veloce». I risparmi così ottenuti sarebbero così investiti, oltre che nella bretella Morandi-Cellini, anche nel parco pubblico che sorgerà sopra la galleria dentro la quale scorrerà la nuova strada passando sotto a via Morandi. «Vogliamo valorizzare quell’area, che può essere collegata a quella dell’ex Fischer dove è prevista la creazione in futuro di un polo sportivo – dice l’assessore – nel contempo proponiamo anche di sistemare a verde i reliquati stradali tra via Cellini e via Morandi così come altre aree a verde previste dal progetto che non sarebbero fruibili: pensiamo a parchi solari come mitigazioni aggiuntive, al posto di piste ciclabili e giardini “chiusi” non collegati con il resto del quartiere». Intanto, proseguono i cantieri dell’opera, tra cui lo scavo per la galleria che attraverserà via Cellini e via Morandi. L’orizzone è sempre quello di fine 2024.
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