L’idea di Vivi i tuoi spazi: «Milano2 “no smoking area”»

Il comitato promuove eventi di pulizia nel quartiere con raccolta di rifiuti e resti di sigarette.

Quasi 600 mozziconi in meno di due ore di raccolta (nella foto a sinistra). Un dato che vale più di cento parole o discorsi sull’ambiente e sul suo rispetto. Chi si è messo a contare uno a uno i resti di sigarette raccolti da terra è Alfredo Pece (il secondo a sinistra nella foto in alto), di professione medico, e nel tempo libero volontario “ripulitore”. Qualche anno fa, prima della pandemia, insieme a un gruppo di volenterosi residenti di Milano2 ha fondato il gruppo “Vivi i tuoi spazi” che più o meno una volta al mese si occupa di ripulire strade e aree comuni dalla spazzatura abbandonata.

«Ci concentriamo di solito su zone di Milano2 – spiega il capogruppo – che certamente è un quartiere ben tenuto, ma anche qui non mancano aree più critiche, e ogni volta torniamo con sacchi carichi di immondizia». Bottiglie di plastica, chili di fazzoletti usati e, soprattutto, mozziconi o rifiuti legati comunque al fumo, dai pacchetti alle sigarette elettroniche usa e getta. «Il problema dei mozziconi è davvero enorme e riguarda tutto il pianeta: si tratta di rifiuti non biodegradabili e che contengono sostanze tossiche. Ci vorrebbe maggiore consapevolezza da parte dei fumatori e qualche azione più incisiva da parte dell’amministrazione».

Tra le proposte avanzate dal gruppo Vivi i tuoi Spazi, c’è quella di creare delle zone cittadine “No smoking” proprio come si fa nei centri commerciali o negli aeroporti. «Sarebbe bello se tutta Milano2 diventasse una zona sperimentale No Smoking – spiega Pece – con alcune aree dedicate ai fumatori allestite con posaceneri. Potendo sognare ancora più in grande – azzarda il dottore – sarebbe davvero un segnale forte e importante se Milano 2 diventasse anche un quartiere “plastic free” in cui tutti gli esercizi commerciali si impegnassero a non vendere acqua o prodotti in confezioni di plastica. Allo stesso tempo il Comune potrebbe realizzare nel quartiere una Casa dell’Acqua, proprio per incentivare il consumo dell’acqua pubblica».

In questi giorni Pece presenterà al Sindaco le proposte del gruppo di attivisti, con l’obiettivo di sensibilizzare l’amministrazione su un tema così importante su cui c’è bisogno di azioni concrete. Come quelle di chi non si volta dall’altra parte quando vede un rifiuto a terra: «Personalmente ogni volta che esco con il cane mi porto dietro la pinza e un sacchetto e se trovo qualcosa raccolgo». Gesti che, dicevamo, valgono più di cento parole.