Il romanzo dell’autrice segratese, edito da Salani, sarà presentato con due incontri a Sanfelicinema il 28 novembre e il 19 dicembre
Imola, 1979. Lenin Aldrovandi ha molti progetti per il futuro, ma nessuno di questi prevede di faticare troppo. Bello come Paul Newman, sta tentando con poca fortuna di entrare nel mondo dello spettacolo e intanto, per sbarcare il lunario, gestisce il bar di una casa di cura per anziani. Fin quando, senza nessuna avvertenza, scompare nel nulla proprio mentre negli stessi giorni è ritrovato in una cava di gesso il cadavere di una ragazza. Spetterà al maresciallo Ponti capire se i due fatti sono legati, addentrandosi nei piccoli e grandi segreti di un paesone che sogna di diventare città. È questo il filo narrativo di Il carico da undici (Salani Editore), prima commedia noir di Patrizia Violi, giornalista e scrittrice sanfelicina cresciuta in Romagna che presenterà il libro “in casa” giovedì 28 novembre e giovedì 19 dicembre con due incontri al cinema di quartiere.
Un romanzo giallo ma anche un grande affresco (352 pagine) della vita di provincia dell’epoca, attraversata dai cambiamenti di fine anni Settanta tra disimpegno politico, edonismo e l’arrivo del Gran Premio di Formula 1 a portare soldi e turismo mai visti prima. «Ho iniziato a tratteggiare i personaggi, mi sono divertita a scavare tra i miei ricordi di quel periodo a Imola che è stato una sorta di spartiacque tra passato e modernità – racconta l’autrice, segratese da quasi trent’anni – ho lavorato per anni su questo romanzo, scrivendolo e riscrivendolo, il racconto dell’indagine si intreccia con qualche elemento autobiografico, proprio nel bolognese ho lavorato come cronista di nera e mio papà era un finanziere… il protagonista dell’indagine è un carabiniere, ma c’è anche qualcosa di lui e di quella vita di caserma che ho conosciuto».
Per Patrizia Violi è un debutto nel giallo, anche se ha alle spalle già diverse pubblicazioni. «Mi sono trasferita da Imola a Bologna per studiare giurisprudenza, poi ho vissuto a Londra per alcuni anni prima di trasferirmi a Milano – dice – ho lavorato a lungo per i settimanali di RCS Visto e Amica e ho iniziato a scrivere libri nel 2008 autopubblicandomi un libro sul genere “Chick lit”, erano i tempi in cui spopolava Sophie Kinsella, dopo aver aperto un blog di discreto successo dove con altre raccontavo la maternità in modo autoironico. Il primo romanzo “vero” è uscito per Baldini&Castoldi, “Una mamma da url” ed era ambientato in un quartiere immaginario ispirato a San Felice… poi ho scritto altri libri sentimentali e un saggio sulla letteratura rosa, che è ora tornata molto di moda».
A proposito di San Felice: quanto c’è qui di quella vita di provincia raccontata in “Il carico da undici”? «Bè, ho ritrovato alcune caratteristiche della mia Imola di una volta – sorride Violi – ci si conosce un po’ tutti, soprattutto tra chi vive qui da molto tempo, e abbiamo il centro commerciale che ricorda la piazza del paese… poi certo ci sono i pettegolezzi, chi “sa tutto di tutti” in quelle dinamiche che racconto anche nel romanzo. Ho presentato il libro a Imola, ero curiosa della reazione dei miei concittadini. Spero di incuriosire anche i miei attuali “vicini di casa”».
La presentazione di “Il carico da undici” a Sanfelicinema
L’appuntamento con la presentazione di “Il carico da undici” di Patrizia Violi è giovedì 28 novembre (ore 18) e giovedì 19 dicembre (ore 21) a Sanfelicinema.
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