La strega di Triora, nel libro di Antonella Forte una storia vera e attuale dedicata alle donne

La strega di TrioraSopra, Antonella Forte durante un evento organizzato alla Libreria Hoepli di Milano

La scrittrice segratese racconta nel suo primo libro, La strega di Triora, la vicenda di Franchetta e di quelle “sorelle” perseguitate

La strega di Triora è un’accurata ricostruzione storica di fatti realmente accaduti, ma anche un toccante romanzo, una vicenda personale che dà voce a chi non può parlare, oggi come ieri. È il primo libro (edizioni Piemme Mondadori) di Antonella Forte, segratese di adozione ma di lunga data, visto che «quando ci trasferimmo a Milano2, nel 1972, attorno alla nostra Residenza c’erano ancora i cantieri».

Il suo esordio letterario, La strega di Triora, racconta la storia di Franchetta Borrelli e delle altre donne accusate di stregoneria, imprigionate, torturate e uccise, sul finire del 1587. Una vicenda che a Triora è ricordata attraverso due musei dedicati e una statua sistemata nella piazza principale del paesino ligure alle pendici del Monte Saccarello, tra Sanremo e Imperia. «Mia suocera proviene dalla Valle Argentina – spiega l’autrice – quei posti li conosco bene, li ho frequentati e di quel processo lì si è tramandata la memoria. Anche perché le tre parti coinvolte, i politici di quel territorio, la chiesa di Albenga e il doge di Genova, hanno avuto un fitto carteggio durante quei fatti, lettere che sono arrivate fino a noi e che io ho consultato insieme ai documenti del processo stesso».

Il romanzo è stato scritto durante il Covid, di getto, ancor prima di effettuare ricerche più dettagliate. Eppure molte situazioni immaginate da Forte si sono poi rivelate aderenti alla realtà. «Ecco perché a volte dico che è stata Franchetta a ispirarmi – sorride – e perché poi si è presa tutto lo spazio, trasformando l’opera nella sua storia personale. È un libro scritto da una donna per le donne, per coloro che non hanno potuto difendersi e non possono farlo oggi, perché vittime di violenze e femminicidi, di soprusi e leggi che impongono loro un velo e la sudditanza». C’è soprattutto questo messaggio nelle pagine di un volume che coinvolge, raccontando la storia di “sorelle”, decine di donne, e del coraggio di Franchetta.

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