Martedì 18 febbraio alle 20.45 Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto Mario Negri, presenta a Segrate il suo ultimo libro
Attività fisica e sane abitudini alimentari. Questa l’accoppiata vincente per vivere bene. Ed è questo, “Vivere bene”, il titolo dell’ultimo libro di Silvio Garattini, scritto a più mani con i colleghi del “suo” Istituto Mario Negri. Si partirà da quelle pagine, martedì 18 febbraio alle ore 20.45 presso il Centro Verdi, per una serata all’insegna della salute organizzata da ASLC, l’Associazione Segratese per la Lotta contro il Cancro.
«Le due maggiori cause di morte sono le malattie cardiovascolari e i tumori – rivela il responsabile scientifico, il chirurgo oncologo Federico Bozzetti – e i fattori di rischio coincidono nel 90% dei casi. L’idea che la prevenzione passi da una corretta informazione è alla base di appuntamenti come questo e Garattini è una figura di primissimo piano». Servono buone pratiche, la prevenzione primaria passa da regole di base: non fumare, evitare alcolici e cibi ultraprocessati, fare attività fisica e seguire una dieta mediterranea.
«Ridurre le calorie è fondamentale anche per evitare l’insorgere del diabete di tipo 2 e la sindrome metabolica che hanno raggiunto proporzioni epidemiche nei paesi industrializzati – dice Bozzetti, membro d’onore della Società Europea di Nutrizione Clinica – non bisogna sottovalutare che talune patologie, specie negli anziani che hanno problemi di masticazione e di digestione, possono dipendere anche da una nutrizione insufficiente e che le persone anziane, paradossalmente, hanno più bisogno di proteine rispetto ai giovani: almeno 1,2 grammi per chilo corporeo».

«Una prevenzione consapevole, che passa da una corretta informazione, è cruciale», sottolinea il chirurgo oncologo Federico Bozzetti, responsabile scientifico dell’Associazione segratese lotta al cancro
L’attività fisica, poi, è l’altro grande fronte sul quale Bozzetti e ASLC insistono, come del resto il fondatore e presidente del “Mario Negri”. «Il muscolo è un organo endocrino – spiega Bozzetti, ex direttore della divisione di chirurgia dell’apparato digerente dell’Istituto dei tumori – secerne miochine che raggiungono organi distanti tra i quali il cervello e il sistema immunitario con un effetto benefico. Vi sono statistiche significative al proposito: i “survivors”, coloro che sono stati trattati con successo per un tumore corrono meno rischi di recidiva se fanno attività fisica. Per questo con la Don Gnocchi abbiamo avviato un progetto: passeggiate guidate da un fisiatra, soprattutto per anziani, cardiopatici, oncologici e neurologici». L’obiettivo è quello di sempre, una prevenzione consapevole.
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