Parco della Musica Milano, al via l’edizione zero: «Massima attenzione al territorio»

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Il 18 giugno al via a Novegro la nuova rassegna musicale organizzata da Unipol Arena. Intervista all’ad Gualtiero Sabatini


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Una nuova rassegna musicale che punta a diventare un riferimento nell’offerta di “live” estivi nel Milanese, ma anche un “progetto di comunità” in armonia con il territorio. Così Gualtiero Sabatini, amministratore delegato di Unipol Arena, descrive il Parco della Musica Milano, che debutterà il 18 giugno al Parco Esposizioni Novegro con sei concerti di artisti internazionali. Il gruppo bolognese, già gestore della più grande arena indoor italiana, punta su Segrate con un piano pluriennale che dal 2026 prevede quattro mesi di spettacoli tra due palchi e un’area per eventi gratuiti. Sono attesi 50mila spettatori tra giugno e luglio. Un’iniziativa che incuriosisce ma solleva qualche dubbio tra i residenti, preoccupati per viabilità e rumore. «Non vogliamo portare stress, ma opportunità per la comunità», assicura Sabatini al Giornale di Segrate.

Perché Novegro per il Parco della Musica?

«A Bologna organizziamo Sequoie, una rassegna in un parco urbano, ma qui abbiamo trovato condizioni ideali: 70mila mq di verde, collegamenti con metro, autostrade e aeroporto, oltre a 3.000 parcheggi che saranno prenotabili online per una gestione più efficiente del traffico. Inoltre, la posizione tra via Rivoltana e via Jannacci, con affaccio sul Parco Forlanini, ci permette di integrare l’evento nel contesto senza impatti invasivi».

Il 18 giugno si parte con i Massive Attack. Come avete costruito il programma?

«Preferiamo chiamarla “edizione zero”, un test per il futuro. Avremo artisti che hanno segnato la storia della musica, come Nine Inch Nails, Kool and The Gang, Smashing Pumpkins e De La Soul. Il pubblico sarà maturo, abituato ai concerti e attento alla qualità. Puntiamo su un format che valorizzi l’esperienza musicale».

Gualtiero Sabatini, ad di Unipol Arena

La capienza massima, avete dichiarato, è di 13mila persone.

«Sì, ma la previsione è di attestarsi sui 10mila per gli eventi principali, numeri simili a quelli di alcune fiere che si svolgono a Novegro. Inoltre, è una rassegna e non un festival: spettacoli di qualità con pubblico seduto, un modello diverso dai classici concerti estivi».

Viabilità: qual è il piano?

«Lo stiamo studiando con il Comune di Segrate dopo mesi di analisi. Ho fatto numerosi sopralluoghi e conosciamo tutte le possibili criticità, dalla viabilità ai parcheggi. Collaboriamo con Atm per potenziare le linee bus 38 e 973 e prolungare l’M4 dopo mezzanotte nei giorni dei concerti».

L’ad Sabatini: «Il nostro è un progetto di comunità, alleato del territorio: non portiamo “stress”, ma opportunità. Massima cura per traffico e rumore»

I residenti temono disagi per traffico e rumore…

«Metteremo in campo per il Parco della Musica Milano un’organizzazione solida, con una lunga esperienza nella gestione di eventi. Il pubblico arriverà in serata e gli spettacoli finiranno prima di mezzanotte, non ci saranno “invasioni”. La gestione degli accessi e il coordinamento con le autorità locali saranno fondamentali, così come importante è l’ascolto e il dialogo con i residenti. Abbiamo lavorato inoltre con un team di ingegneri per ridurre al minimo l’impatto acustico. Gli impianti di ultima generazione permettono di direzionare il suono nella sola area del pubblico. Sempre sul fronte della sostenibilità, Parco della Musica sarà plastic-free».

Ha parlato di opportunità per la comunità. Che cosa intende?

«Le faccio un esempio: a Casalecchio, Unipol Arena ha portato investimenti e sviluppo. Novegro ha potenzialità inespresse e un evento stabile e prestigioso può contribuire alla crescita del quartiere. Oltre ai concerti, offriremo inoltre un ricco programma di eventi anche gratuiti, i cui primi beneficiari saranno proprio i nostri “vicini”». 

 

About the Author

Federico Viganò
Laureato in comunicazione alla Statale di Milano e giornalista dal 2007, ho scritto e fatto “cucina redazionale” per periodici locali e nazionali. Sono appassionato di informazione locale, editing, grafica e ciclismo su strada, anche se vado più veloce sulla tastiera che sui pedali. Ho ideato e dirigo il Giornale di Segrate.

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