Segrate alle Olimpiadi con Sito: «Ho coronato un sogno»

olimpiadi segrateLa grande gioia del quartetto a Nassau: da sinistra, Luca Sito, Edoardo Scotti, Vladimir Aceti e Davide Re

Il giovane atleta sanfelicino Luca Sito farà parte delle squadra azzurra nella staffetta 4×400 a Parigi.

L’Olimpiade di Parigi sarà anche un po’ segratese. Con il pass staccato ai Mondiali di staffetta svoltisi a Nassau, capitale delle Bahamas, Luca Sito ha coronato il suo sogno. La squadra italiana della 4×400 ha chiuso al quinto posto, sufficiente per conquistare la gara olimpica.

«È stato il momento più bello della mia esperienza in azzurro finora – afferma l’atleta residente a San Felice che tra pochi giorni, il 12 maggio, compirà 21 anni – anche se spero che l’Europeo di Roma e l’Olimpiade possano subito scalzarlo…  La stagione è ancora lunga, insomma, tra meeting importanti che incombono, come Montreuil e Bruxelles, e i due appuntamenti principali».

L’obiettivo è quello di provare a centrare il tempo che gli garantirebbe anche la gara individuale agli Europei, ma è chiaro che il pensiero sia già a Parigi, senza ansia ma con tanta voglia di vivere per la prima volta l’esperienza a cinque cerchi. «Non so come risponderanno le gambe ad agosto – spiega Sito – perché ho iniziato presto la stagione, comunque sono pronto a dare il meglio fino alla fine. Le due frazioni che ho corso a Nassau mi hanno sorpreso, sono state straordinarie per i miei standard attuali».

È stato l’esordio nella Nazionale assoluta a un Mondiale, una tappa cruciale in un percorso di crescita che procede spedito. Un feeling quello con i compagni di staffetta che si sta affinando gara dopo gara, con quel mix tra freschezza, talento ed esperienza che promette di stupire ancora. Magari già a Parigi, punto di partenza più che di arrivo, vista la giovane età soprattutto del ragazzo di San Felice. Che intanto se la gode con un entusiasmo contagioso. «Devo dire che sono rimasto colpito anche dal livello dell’organizzazione del Mondiale – afferma – dagli hotel ai campi di allenamento, tutto al di sopra delle aspettative». Ma quel che contava era in pista e se lo è andato a prendere. Parigi, j’arrive!

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