Festa di San Vittore, appuntamento con la tradizione

Una parte del team organizzatore. Al centro il presidente dell'Associazione Il Quartiere, Paolo Melchior

I volontari sono già al lavoro da settimane. E l’aia della Cascina Sirtori a Rovagnasco di Segrate è quasi pronta per gli ospiti.

L’appuntamento è sabato 11 e domenica 12 maggio per la Festa di San Vittore, a Rovagnasco, in via Monzese 35, la sagra più amata dai segratesi.

La macchina organizzativa, tutt’altro che banale, è in moto grazie all’associazione “Il Quartiere”, che sarà integrata durante la kermesse da una cinquantina di volontari – le “magliette gialle” – che si destreggeranno tra aia e cucine assieme ai Ragazzi di Robin che si occuperanno del servizio ai tavoli. Il programma è quello di sempre:

si parte sabato sera con cena dalle 19.30, musica dal vivo e fuochi di artificio alle 23.30. Domenica dalle 8.30 apertura bancarelle, raduno di moto d’epoca, esibizione della banda e poi musica fino a sera, sempre con la possibilità di mangiare pranzo e cena.

Un “menù” gradito a segratesi e… forestieri che ogni anno convoglia nella frazione centinaia di persone. Ma se la formula vincente non cambia e la risposta popolare è sempre forte, a mostrare i segni del tempo è l’organizzazione affidata alle cure di un tenace gruppo di residenti oltre che alla generosità della famiglia Sirtori, che mette a disposizione ogni anno la storica cascina come “location” per la Festa. «Purtroppo non c’è stato un ricambio nel gruppo organizzativo, gli anni passano e serve una mano per poter continuare ad offrire questo evento così come il Carnevale e il Falò di Sant’Antonio», spiega il presidente dell’associazione Il Quartiere, Paolo Melchior. Se infatti gli sponsor non mancano, quello che manca è un serbatoio di nuovi soci che portino avanti i preparativi dietro le quinte. «Soprattutto i giovani segratesi, che speravamo di riuscire a coinvolgere – ripete Melchior lanciando un ennesimo appello alla partecipazione – la Festa di San Vittore è un patrimonio della città, una delle sue ultime tradizioni e secondo noi è importante tutelarla e conservarla». Era il 1977 quando si tenne la prima edizione della sagra, organizzata dal comitato di quartiere dell’epoca in cascina e strettamente legata alla celebrazione del santo patrono della frazione che dà il nome alla bella chiesetta di via Monzese, che anche quest’anno sarà aperta ai visitatori durante la Festa. «Nel tempo la manifestazione si è ingrandita, ha cambiato pelle – racconta Melchior – al comitato è subentrata l’associazione, nella quale ci sono ancora alcuni dei “fondatori” della Festa». Quello che non è cambiato è l’ansia per il meteo, che anche per quest’anno prevede possibili piogge. «La pioggia durante la Festa di San Vittore? Una certezza – sorride il presidente – ma gli imprevisti non ci hanno mai fermati, anzi possiamo dire che siano quasi diventati un ingrediente della nostra manifestazione». 

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